Diversi tratti di viale Regione Siciliana, a Palermo, rimangono decisamente off-limits ai pedoni. Certamente il ponte Corleone non fa eccezione, anche a causa del divieto di transito pedonale attualmente in vigore sullo stesso. Ancora oggi infatti, l’ordinanza sindacale emessa a febbraio per limitare l’ammaloramento della struttura e per porla in sicurezza continua a persistere.

Un elemento che ha diviso in due la città dal punto di vista pedonale, impedendo ai cittadini di muoversi sull’infrastruttura. Se un qualunque soggetto volesse effettuare il tragitto da un lato all’altro del fiume Oreto, dovrebbe scendere addirittura nell’omonima via sita in zona stazione centrale, dovendo percorrere oltre 4 chilometri a piedi. Un’idea insostenibile, soprattutto per soggetti anziani o diversamente abili.

Viale Regione Siciliana barriera architettonica per i pedoni (VIDEO)

A complicare le cose ai pedoni vi è anche la condizione dei sottopassi in zona, inagibili a causa delle condizioni tecniche ed igienico-sanitarie degli stessi. Nella nostra live tenuta nella giornata di ieri, tale elemento di criticità è risultato decisamente visibile. Le scale erano inondate di spazzatura di ogni genere. La parte inferiore delle arterie pedonali in questione era non illuminata, impedendo qualunque tipo di accesso.

Un cittadino, quindi, per passare da un lato all’altro di viale Regione Siciliana, dovrà percorrere diverse centinaia di metri e raggiungere uno dei sovrappassi/sottopassi vicini. Va decisamente peggio ai portatori di handicap. Ciò perchè alcune strutture sotterranee non sono dotate di scivoli, mentre in diversi sovrappassi gli ascensori per salire dal piano terra al primo piano non funzionano già da diverso tempo. Per citare un famoso film del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, un soggetto diversamente abile “non può ne scendere e ne salire”.

In altre parole, per i cittadini più fragili sarà necessario raggiungere uno dei semafori a chiamata di viale Regione Siciliana. Alcuni di questi, in passato, hanno ricevuto critiche anche aspre da parte di alcune associazioni civiche e da diversi liberi cittadini. Come nel caso del passaggio limitrofo a via Perpignano, sul quale i familiari di Agostino Cardovino, ragazzo morto lo scorso anno proprio in quell’area, stanno conducendo una battaglia per aumentare le misure di sicurezza in zona.

Le limitazioni sul ponte Corleone

Sono tante le limitazioni a cui è soggetto il ponte Corleone. Fra le più rilevanti, vi è l’imposizione di un limite di velocità fissato a 30 km/h. In tal senso va letta l’opera di presidio del territorio della polizia municipale, che ha rinforzato i controlli in zona posizionando degli autovelox fissi a circa un centinaio di metri dal ponte Corleone. Un deterrente per tutti i guidatori nonchè un modo per individuare e sanzionare eventuali furbetti. Anche se una simile mossa, per quanto palliativa, non può certamente sostituire la manutenzione che la struttura necessita già da anni.

A tale obbligo, si aggiungono la riduzione della carreggiata, contrassegnata nella parte inutilizzabile con delle strisce gialla, e il divieto di sorpasso a cui sono soggetti i mezzi pesanti. Sempre per i camionisti, rimane attivo il divieto di transito per i mezzi con portata superiore alle 27 tonnellate.

L’ordinanza e i lavori condotti fino ad ora

A causa del persistere dei motivi di sicurezza, l’ordinanza relativa alla struttura rimane così valida. Così come ribadito ai nostri microfoni dall’assessore alla Mobilità Giusto Catania qualche giorno fa. “Non sono state revocate le ordinanze. Se non avviene ciò, rimangono attive. Se nessuno dalla Protezione Civile dà indicazioni, nessuno può modificare l’ordinanza. Tra l’altro è un atto sindacale, nessuno la può rendere inefficace“.

I recenti lavori di manutenzione, condotti a luglio con tecnica by bridge, hanno riguardato la ristrutturazione di giunti e grondaie. Ma il ponte Corleone avrà bisogno di ulteriori interventi di messa in sicurezza. Ciò in attesa di notizie sullo stato del progetto di raddoppio della struttura. Situazione chiarita anche dall’assessore ai Lavori Pubblici Maria Prestigiacomo. “Per effettuare i lavori di ripristino aspettiamo l’esito delle indagini che sono state affidate ad una ditta. Essa ci fornirà l’esatta situazione statica del ponte e soltanto dopo potremo intervenire con l’accordo quadro che già abbiamo“.

Tempi lunghi anche sul canale Mortillaro

Ma viale Regione Siciliana non risente soltanto delle cattive condizione del ponte Corleone. A complicare le cose vi è lo stato del cantiere relativo alla messa in sicurezza del canale Mortillaro. Gli interventi, condotto all’altezza di via Principe di Paternò, rischiano di potrarsi ancora a lungo.

Nonostante la ditta che si sta occupando degli interventi, la stessa del cantiere di via Montepellegrino, sia alla fase conclusiva degli stessi, con tempi di completamento stimati in 15-20 giorni, ciò non basterà a sbloccare un “tappo” presente dal novembre dello scorso anno. Una paura confermata anche dal sopralluogo effettuato dalla II Commissione del Comune di Palermo nella giornata di lunedì.

Ad allungare nuovamente i tempi la necessità di un nuovo cantiere nell’intersezione fra il canale Mortillaro e il Passo di Rigano. Lavori che, ottimisticamente, si concluderanno tra la fine dell’anno e febbraio 2022. Ciò anche a causa di un contenzioso fra l’Amministrazione e la Regione Siciliana, relativo alla competenza dei lavori. Il tutto su un’importante arteria non solo per il capoluogo siciliano, ma anche per l’intera Isola. Viale Regione Siciliana fà infatti da anello di congiunzione fra la A19 e la A29. Alla fine della fiera, a pagare il conto sono cittadini ed aziende, che dovranno subire ulteriori limitazioni alla mobilità ancora per diverso tempo.

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