Il Ponte Corleone di Palermo entra fra le opere strategiche per fare le quali Roma invierà un commissario Straordinario. L’ottava Commissione del Senato della Repubblica, che si occupa di Trasporti, ha inserito l’opera fra quelle che riceverenno un impulso nazionale per la realizzazione. Il Ponte Corleone di Palermo si trova al punto numero 27 della bozza di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha avuto il placet dell’apposita commissione della ‘Camera Alta’.

Ieri l’incontro fra Orlando e Bellanova

La scelta avviene all’indomani dell’incontro nei locali del Ministero delle Infrastrutture, tra il viceministro Teresa Bellanova e il Presidente del Consiglio Comunale di Palermo Totò Orlando, alla presenza del presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone e del capogruppo di Italia Viva a Sala delle Lapidi Dario Chinnici.

L’importanza dell’infrastruttura

“Le infrastrutture sono il vero motore dello sviluppo economico di un territorio – aveva detto già ieri Totò Orlando – principio che vale ancor di più in Sicilia e a Palermo che scontano un grave gap che va colmato in fretta per non perdere il treno della ripresa, come dimostra il caso del Ponte Corleone di Palermo che ha bisogno di interventi urgenti e risolutivi”.

Orlando con Italia Viva

Il Presidente del Consiglio comunale di Palermo è ormai entrato nel ruolo di nuovo esponente di Italia Viva “Italia Viva ha presentato un ‘piano shock’ per sbloccare 120 miliardi di euro di opere ferme in tutta Italia – gli aveva fatto eco il senatore Davide Faraone – piano che con Teresa Bellanova al Mit trasformeremo in realtà, snellendo le procedure e rendendo più veloce la realizzazione di infrastrutture necessarie al rilancio dell’economia”.

“Palermo ha bisogno di interventi infrastrutturali che le consentano di superare vecchi problemi e di trasformarsi in un polo attrattivo per le imprese – aggiungeva Dario Chinnici – Ci sono anni di ritardi che vanno recuperati velocemente grazie a una sana sinergia istituzionale”.

La critica dei sindacati

“Continuano a chiederci come mai si scelga di optare per soluzioni a lungo termine, come quella che si prospetta con l’individuazione di un commissario straordinario inviato da Roma,dopo l’ok nell’ottava commissione del Senato della Repubblica, che si occupa di Trasporti, piuttosto che puntare ad un intervento immediato, come quello della convenzione con Anas, che darebbe un’accelerazione tempestiva alla messa in sicurezza del ponte” dicono, in una nota congiunta, il segretario Feneal-Uil tirrenica Messina Palermo, Pasquale De Vardo, il segretario Filca-Cisl Palermo Trapani, Francesco Danese e quello della Fillea Cgil Palermo, Piero Ceraulo, che aggiungono: “Non possiamo più permetterci ulteriori ritardi, e l’ipotesi avallata oggi in commissione Traporti non risolve certamente i problemi imminenti perché, come abbiamo più volte ribadito, stavamo lavorando e discutendo sulla necessità di un accordo con la giunta e con il coinvolgimento di Anas e Provveditorato, che va fatta entro maggio, per la messa in sicurezza del ponte. L’ ipotesi del commissario da Roma richiede tempi decisamente molto più lunghi e si potrebbe valutare eventualmente per la realizzazione delle bretelle laterali e siamo disponibili ad un confronto perché riteniamo comunque che il tema delle infrastrutture non ha colore politico e va discusso con le parti sociali di categoria. La priorità pero’ adesso è la messa in sicurezza del ponte e su questo fronte è opportuno che il Comune si assuma le sue responsabilità e sopratutto provveda a dichiarare quale è la sua linea d’intervento perché ad oggi ci pare in totale stato confusionale. I tempi della politica purtroppo -concludono- sono distanti rispetto alle decisioni immediate che vanno prese qundo si tratta di infrastrutture per le quali necessitano interventi di somma urgenza”

La vicenda del Ponte Corleone

Sulla vicenda del Ponte Corleone BlogSicilia ha realizzato uno speciale per dar voce agli automobilisti esasperati, lunghe code di auto e mezzi pesanti, infiniti minuti di attesa per percorrere pochi metri.

Accade dalla “chiusura” del ponte Corleone di Palermo, dove il 24 febbraio scorso sono scattati i restringimenti. Un provvedimento deciso dall’amministrazione comunale dopo la relazione dei vigili del fuoco nella quale si evidenziavano rischi per l’infrastruttura nevralgica per la città.

Vietato l’accesso ai Tir e mezzi pesanti che però passano lo stesso

Sul ponte Corleone, e questo è bene chiarirlo, resta vietato l’accesso a Tir e mezzi pesanti, che però passano lo stesso. Dice un camionista al quale chiediamo perché si trovi con il suo mezzo sul ponte “Non ho visto alcun divieto”. Ma una testimone la cui sede di lavoro è nelle vicinanze del ponte conferma: “Tir e mezzi pesanti continuano a passare”.

(video di Antonio Turco realizzato per BlogSicilia)

Il sindaco Leoluca Orlando

“Già lo scorso 23 gennaio il Comune di Palermo ha chiesto al Ministro delle Infrastrutture, con una mia lettera, l’accesso ai fondi straordinari previsti dal Codice della Protezione civile, per gli interventi relativi al ponte Corleone, sottolineando proprio la valenza nazionale di questa infrastruttura, che fa parte della E90, l’asse autostradale europeo di collegamento ‘Est-Ovest’. Già a gennaio quindi il Comune ha ribadito la necessità di ricorrere a strumenti
straordinari per la manutenzione di questa importante opera viaria cittadina.

Se effettivamente, quindi, il ponte sarà inserito nelle opere prioritarie in base al cosiddetto Decreto ‘Sblocca cantieri’ con l’adozione di procedure burocratiche veloci per l’esecuzione di ogni intervento, non potremo che esserne contenti, essendo stata accolta la richiesta formulata da me e dagli assessori competenti”. Lo dichiara il sindaco Leoluca Orlando.

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