Il Ponte Corleone ha evidenti problemi strutturali“. Questa sarebbe la “sentenza” fornita dai tecnici della Icaro Progetti, azienda incaricata di eseguire i controlli sulla struttura di viale Regione Siciliana, a Palermo.

A denunciare il fatto è il capogruppo della Lega Igor Gelarda che, riportando alcuni passaggi della relazioni, attacca a tutto campo l’Amministrazione Comunale.

“Problemi strutturali, Comune pensa solo ad autovelox”

Il leader cittadino del Carroccio parte nella sua analisi dallo stato deficitario del ponte, accusando il Comune di pensare soltanto alle multe derivate dagli autovelox. “Secondo una Relazione Tecnica della Icaro Progetti, incaricata di effettuare alcune verifiche, il ponte Corleone ha evidenti problemi strutturali. A questa relazione del 4 dicembre, è seguita subito dopo anche una nota dell’ Anas, dove si chiede di riconfigurare i flussi di traffico lungo la struttura. Purtroppo l’amministrazione comunale ha ormai mollato da tempo ogni tipo di controllo sul ponte, se non gli autovelox ogni tanto per fare cassa“.

Le parti più degradate del Ponte Corleone

Il focus dell’esponente della Lega si sposta poi sulle condizioni di alcuni elementi architettonici del ponte Corleone. “Sul ponte ormai passano mezzi pesanti di tutti i i tipi e non c’è più nessun restringimento di carreggiata. Ciò con buona pace per la sicurezza delle persone. Le parti che sembrano più fragili, si legge in questa relazione tecnica, sono le due estremità, “molto delicate e fortemente degradate e sollecitate”. Ancora si legge che ci sono travi che presentano forte degrado. Lesioni su di un pilastro lato Roccella, all’interno del quale ci sono anche abbondanti infiltrazioni d’acqua. E una grave situazione di ulteriore degrado in prossimità di una “trave tampone”.

“Inutile il limite a 30 km/h”

Passaggio chiave della relazione riguarda il limite di velocità fissato a 30 km/h. Un elemento, secondo quanto afferma il capogruppo della Lega, gli esperti avrebbero ritenuto “inutile se non pericoloso”. “I tecnici danno delle indicazioni precise per limitare i pericoli. Come la chiusura degli innesti delle corsie laterali per evitare sovraccarichi nelle parti iniziali del ponte, e la necessità di spostare il carico al centro della carreggiata, ed evitare le parti laterali. Inutile se non pericolosa, prosegue impietosa la relazione tecnica, la limitazione di velocità a 30 km/h sul ponte Corleone”. Limite che va alzato a 60 per ridurre la permanenza del traffico sul ponte. Come si apprende da alcuni organi di stampa il Comune si appresta a chiudere il tratto di immissione sul ponte dalla bretella laterale all’altezza del Baby Luna”.

“Mentre già il 18 giugno scorso, con una ordinanza del servizio mobilità urbana, ordinanza totalmente disattesa, il comune avrebbe dovuto aprire un nuovo varco di immissione, direzione Trapani, più o meno all’altezza di via Villagrazia – prosegue Gelarda -. La situazione dunque è critica e non si può continuare ad essere superficiali con la sicurezza dei palermitani. Bisogna adesso partire con i lavori di consolidamento della struttura, e speriamo anche con quelli del raddoppio”.

“Tornare a fare i controlli sul Ponte Corleone”

Igor Gelarda punta poi il dito sulla mancanza di controlli, evidenziando l’esigenza di fornire alternative alla mobilità intercittadina ed autostradale. “Ma nel frattempo è necessario che si tornino a fare i controlli per non fare più accedere mezzi pesanti più di 27 tonnellate, come dicono i tecnici. E a questo punto, un altra cosa logica da fare, sarebbe quella di sospendere la ZTL e permettere ai palermitani una via di transito alternativa, per alleggerire anche il traffico sul ponte Corleone, in questa città dove tra cantieri e limitazioni ormai non si può più vivere”.

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