Pioggia di multe per camionisti ed automobilisti che hanno violato le restrizioni vigenti sul ponte Corleone, a Palermo. La struttura necessita da tempo interventi di manutenzione e messa in sicurezza, che hanno costretto il sindaco Leoluca Orlando a limitarne il traffico e la velocità di percorrenza a 30 km/h.

Oltre 3000 le sanzioni elevate dalla polizia municipale, presente in loco con autovelox fissi. Di queste, più del 90% hanno comportato decurtamento dei punti dalla patente di guida. Un salasso per i guidatori beccati dalle telecamere da 194 euro di media, per un totale che si aggira sopra quota 600.000 euro. Multe che però non risolvono i problemi del ponte Corleone, che costringono in particolare camionisti e pedoni a salti mortali per attraversare la città.

Inzerillo (Italia Viva) sugli autovelox: “Servono correttivi”

Uno strumento, quello degli autovelox, che funge da deterrente sul transito veicolare. Elemento sul quale ritiene che si debba lavorare Gianluca Inzerillo, consigliere comunale di Italia Viva. Il presidente della IV Commissione chiede con forza dei correttivi, in particolare sulla segnalazione del cambio di limite di velocità. Ricordiamo che, normalmente, il ritmo di percorrenza di viale Regione Siciliana si aggira intorno ai 70 km/h.  Un calo, quello sul ponte Oreto, da 40 km/h secchi.

“Se continuiamo così, il rischio è che i lavori vengano finanziati dai cittadini palermitani. Chiedo ai vigili un maggiore ruolo deterrente, mettendosi sul ciglio della strada con la paletta per rallentare il traffico. L’autovelox è segnalato ma, essendo che la velocità è davvero ridotta, serve un maggiore controllo. L’attuale assetto non è una modalità corretta. Bisogna agire secondo la diligenza del buon padre di famiglia. Sta all’assessore alla Mobilità e al comandante dei vigili urbani di trovare una soluzione atta ad incidere sul vero obiettivo, ovvero evitare eccessive sollecitazioni sui giunti del ponte”.

Un problema, quello dell’ordinanza, per gli automobilisti ma soprattutto per i camionisti, costretti a deviare su percorsi alternativi. Anzi, sull’unica alternativa disponibile, vista la contemporanea limitazione al traffico sul ponte Oreto. Ad oggi, infatti, solo via Messina Marine e, logicamente, via Francesco Crispi, possono permettersi un significativo afflusso di mezzi pesanti, senza intasare il traffico cittadino.

Lo stato del lavori di messa in sicurezza e del raddoppio

Le uniche due soluzioni che potranno risolvere il problema alla radice sono soltanto due: l’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza e il raddoppio della struttura, sulla quale il Governo nazionale ha nominato, nel ruolo di commissario dell’opera, Matteo Castiglioni, direttore operation e coordinamento territoriale ANAS. Sullo stato di avanzamento dei lavori è intervenuta l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Palermo Maria Prestigiacomo.

“Sul ponte Corleone noi abbiamo già fatto i primi interventi sui giunti e sulle gronde laterali che facevano entrare acqua nelle strutture. Poi ci siamo dovuti fermare perché servono delle indagini per capire lo stato del ponte e quali sono i reali problemi. Indagini che abbiamo affidato con procedura pubblica e di cui aspettiamo l’esito, che dovrebbe essere pronto entro metà ottobre. Da qui capiremo che interventi fare e quelli più urgenti li possiamo fare con l’accordo quadro già pronto. Inoltre abbiamo affidato la progettazione ad Anas del ponte esistente.

In merito al raddoppio del ponte Corleone, l’esponente della Giunta Orlando fa il punto sul processo burocratico necessario all’assegnazione dei lavori. “La gara di progettazione è finita. Si aspettano le ultime pratiche burocratiche per affidare alla società che ha vinto. Resta inteso che il Ministero ci ha confermato che le somme per la realizzazione dell’opera non ci sono mai state. Si spera che vengano inserite nel bilancio nazionale”.

Cosa prevede l’ordinanza sindacale sul ponte Corleone

L’ordinanza sindacale, sottoscritta dal primo cittadino Leoluca Orlando il 16 febbraio scorso, prevede una serie di limitazioni alla viabilità. Fra queste, l’inibizione al transito ai mezzi pesanti con massa superiore a 27 tonnellate o, comunque, il cui singolo asse abbia peso superiore a 11 tonnellate.

Confermato anche il limite di velocità, che rimane così fissato sui 30 km/h. Sul rispetto di tale soglia, sono stati previsti controlli capillari da parte della polizia municipale. Oltre ai restringimenti di carreggiata, sulla quale è stata dipinta una striscia gialla a delimitarne il tratto percorribile, è prevista la chiusura al traffico pedonale su entrambi i marciapiedi. Ciò sino al ripristino delle barriere di protezione.