L’ultimo fine settimana prima del rientro al lavoro, per molti slittato all’11 gennaio, tanti siciliani e turisti lo passeranno in un agriturismo della Regione. Lo afferma Coldiretti Sicilia nell’evidenziare l’offerta delle circa 600 strutture isolane sparse su tutto il territorio, che legano campagna, mare, tradizioni, innovazioni e vere e proprie terapie alternative per rigenerarsi.
Se la buona tavola è una delle ragioni principali per scegliere gli agriturismi proposti dall’associazione Terranostra, ad attrarre i vacanzieri è anche la ricca offerta di attività all’aria aperta che va dalle fattorie didattiche per i bambini, all’equitazione, al trekking. In molti non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici di cui la Regione è piena. La tendenza di crescita per la vacanza verde – rileva ancora la Coldiretti – è spinta dai percorsi turistici legati all’enogastronomia dove si assaporano le molteplici tipicità del territorio. Non mancano inoltre delle vere e proprie iniziative curiose, a cura di coloro che hanno aperto un agriturismo dopo aver lavorato dietro una scrivania e che quindi conoscono i benefici che regala lavorare all’aperto. Molti offrono la possibilità di zappare, di avere un albero grazie ad un vero e proprio “affido”, di raccogliere direttamente la frutta la verdura, di curare un pollaio.
Gli agriturismi siciliani, moltissimi biologici – commenta il presidente nazionale di Terranostra, Alessandro Chiarelli – rappresentano il fiore all’occhiello del comparto italiano che riesce ad attrarre vacanzieri di tutto il mondo proprio per la diversificazione che offre. Quest’anno il Giubileo incrementerà sicuramente le presenze – aggiunge il presidente – . Il turismo religioso garantisce infatti un maggiore flusso che siamo in grado di accogliere con servizi adeguati.
Per scegliere la struttura più comoda www.terranostra.it
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