Passi in avanti per i lavori strutturali al ponte Oreto di Palermo. Gli uffici, verificata la sussistenza dei requisiti di legge, hanno confermato l’affidamento della progettazione esecutiva alla RTI-SERING Ingegneria srl, la quale ha presentato un’offerta con un ribasso del 29,165 % rispetto a quanto previsto dal bando ed una riduzione di 24 giorni sui tempi previsti. La scelta del contraente era stata ufficializzata il 18 dicembre 2023, mentre l’approvazione dei verbali di gara è avvenuta ad inizio anno, ovvero il 2 gennaio 2024. Si tratta di un passaggio burocratico necessario e che apre la strada ad una delle ultime fasi propedeutiche a degli interventi attesi da oltre un decennio e che risultano necessari alla luce dello stato in cui versa il ponte Oreto da anni.
Ponte Oreto, via libera per la progettazione esecutiva
A mettere nero su bianco il ricorrere dei requisiti è la determinazione dirigenziale 3110 del 1 marzo 2024. Documento firmato dal dirigente Tonino Martelli e nel quale il tecnico ripercorre gli ultimi passaggi burocratici che stanno portando all’avvio dei lavori sul ponte Oreto. L’1 dicembre 2022, gli uffici del Comune di Palermo hanno provveduto a riformulare l’importo delle opere previste, aggiornando i costi al prezziario vigente. Lavori che, nel complesso, costeranno circa 6,2 milioni di euro. Di questi, 3,6 milioni di euro serviranno a finanziare la prima parte delle opere previste nell’accordo quadro ed inserite nell’ultimo piano triennale delle opere pubbliche 22-24. Interventi che sarebbero dovuti partire già lo scorso anno. La prima tranche degli interventi è stata assegnata l’8 febbraio 2023 dall’Urega. Ad uscirne vincitrice fu l’azienda Cantiere Edili di Favara, la quale però dovrà attendere il completamento dell’iter progettuale prima di iniziare.
In tal senso, con la determina sottoscritta ad inizio marzo, gli uffici di Palazzo delle Aquile chiudono il cerchio, attestando che la ditta vincitrice del bando per la realizzazione della progettazione esecutiva abbia “il possesso dei requisiti generali previsti dalla legge”. Pertanto, i tecnici hanno dichiarato “l’efficacia dell’aggiudicazione disposta con Determinazione dirigenziale n. 16 del 02 gennaio 2024 in favore del suddetto costituendo RTI-Sering Ingegneria SrL”. Da capire adesso quando ci sarà l’avvio effettivo degli interventi sulla struttura del ponte Oreto. Secondo voci di Radio Pazzo, gli stessi dovrebbero partire in primavera. Intanto l’Amministrazione ha già portato avanti le opere di manutenzione sulle balaustre e sull’area pedonale del viadotto della III Circoscrizione. Ciò per eliminare alcuni problemi che finiscono per limitare la percorrenza del ponte Oreto. Struttura sulla quale vigono infatti ingenti limitazioni alla viabilità. A stabilirle è l’ordinanza del 4 aprile 2021 firmata dall’ingegnere Tonino Martelli. Documento nel quale viene di fatto attestato il divieto di transito veicolare per i mezzi superiore a 35 quintali. Un limite che, di fatto, ha tagliato fuori tutti i mezzi pubblici in dotazione ad Amat, con conseguente spostamento di diverse linee verso via Buonriposo e corso dei Mille.
Lo stato di degrado del ponte Oreto
Lo stato in cui versa il ponte Oreto è già noto da tempo. La struttura necessita una manutenzione ordinaria e straordinaria già da un paio di decenni. Situazione evidenziata anche in un atto dell’Ufficio Città Storica dell’aprile 2021. Documento nel quale il Rup Tonino Martelli esplicava una “sommaria contezza delle condizioni di degrado e ammaloramento delle strutture dell’opera, immediatamente visibili alla semplice ricognizione esterna”. A tal proposito, il funzionario tecnico chiedeva “con massima urgenza, ogni utile iniziativa o provvedimento per l’esecuzione immediata degli interventi urgentissimi di manutenzione straordinaria”. Lavori “assolutamente necessari per la riparazione e ricostituzione della funzionalità originaria delle componenti strutturali e delle opere accessorie, impiantistiche e funzionali. Ciò in modo da evitare l’ulteriore deperimento delle strutture che potrebbe, realisticamente, compromettere la stabilità dell’opera”.
Interventi di una certa caratura, necessari a mantenere le regolare funzionalità della struttura. Tra questi, il Rup chiedeva “il risanamento di tutte le strutture in cemento armato ammalorate; l’impermeabilizzazione dell’impalcato; la fornitura e posa in opera di giunti di dilatazione tra i corpi a contatto; il rifacimento impianto di smaltimento delle acque meteoriche; il risanamento dei parapetti”. Inoltre, l’Ufficio Città Storica sottolineava la necessità di una “riduzione al minimo possibile, nelle more di eseguire gli interventi di riparazione, dei pericoli per la pubblica incolumità (sia per l’utenza pedonale e veicolare che attraverso il Ponte Oreto, che per l’utenza della sottostante via Emanuele Paternò)”. Allerta derivante “dal rischio di cedimenti, anche localizzati, delle strutture del Ponte e/o di parti anche non strutturali dello stesso”. Ciò attraverso “la chiusura totale della struttura o quantomeno l’inibizione dei passaggi pedonali e la limitazione del traffico al solo transito di veicoli leggeri“.
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