Il Ponte sullo Stretto in Sicilia destinato a rimanere solo sulla carta? A sentire le ottimistiche dichiarazioni di chi è al governo sembrerebbe di no, poi però scontrarsi con la dura legge dei fatti è tutt’altra cosa. E così se sino a ieri il ministro Matteo Salvini, principale sponsor di questa mastodontica opera, annunciava che il cronoprogramma è rispettato, dai corridoi della politica invece la situazione appare tutt’altro che già fatta. pare che non ci sarebbero questi 15 miliardi da poter spendere in cassa. Nel frattempo però la società incaricata per la progettazione del Ponte si dice pronta a consegnare l’incartamento. La politica attorno a questo tema si sta stritolando con le sue stesse mani. Perché alla fine, al di là delle chiacchiere, si deve sempre arrivare alla resa dei conti.

La politica si spacca

Salvini appena ieri aveva detto: “Stiamo rispettando il cronoprogramma”. E lui aveva detto alla festa della Lega in Sicilia appena qualche giorno fa: “L’obiettivo – ha detto Salvini – è di aprire i cantieri del ponte l’estate prossima. Cioè di trovarci nell’estate del 2024 non a fare un convegno su quello che si dovrebbe fare ma a guardare gli scavi”. Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, ha aperto uno scenario del tutto diverso. Ha evidenziato i suoi dubbi che l’opera possa partire nel 2024 perché mancherebbe il progetto esecutivo.

Il segretario di “Noi moderati” Maurizio Lupi ha detto a chiare lettere che per il particolare momento di crisi economica la priorità va data alle famiglie e alle imprese. E il numero uno di Forza Italia Antonio Tajani ha rincarato la dose evidenziando che “non bisogna prendere in giro i cittadini”. Il Ponte lui sostiene che si farà ma sui tempi ancora nessuna certezza.

Sulla progettazione si va avanti

Intanto sul fronte della progettazione si sta andando avanti. Lo ha anche detto l’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini: “Come da piano entro il 30 settembre siamo pronti a consegnare alla Società Stretto di Messina la documentazione integrativa di aggiornamento del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Opera innovativa, strategica e immediatamente cantierabile. E’ un ulteriore passo avanti verso la realizzazione del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. A dieci anni dallo stop del 2013 e con alle spalle oltre 50 anni di lavoro, analisi, studi, investimenti per mettere a punto un progetto che ha superato tutti gli esami, nazionali e internazionali, non possiamo che essere soddisfatti di vedere avanzare un progetto che potrà rappresentare il volano di crescita per il Sud Italia e per tutto il Paese”.

Il progetto

Il progetto prevede la costruzione del ponte sospeso più lungo al mondo, con una campata complessiva di 3.666 metri e una luce centrale sospesa di 3.300 metri. L’impalcato avrà una larghezza totale di 60 metri e le due torri poste a terra saranno alte 399 metri. Il Ponte accoglierà due carreggiate stradali con 3 corsie per direzione, due di marcia e una di emergenza. E ci sarà anche una linea ferroviaria a doppio binario, consentendo un flusso di 6.000 veicoli all’ora e un passaggio fino a 200 treni al giorno, rivoluzionando la mobilità dell’area e dell’intero Sud Italia.

 

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