Sulla scorta della direttiva emanata dall’assessorato regionale alla Salute il 28 febbraio 2023, l’ASP di Ragusa ha deliberato la proroga, fino al prossimo 30 aprile, dei contratti del personale medico e socio-sanitario che rientra nelle previsioni numeriche e di spesa del Piano triennale del Fabbisogno 2022/24. E’ la prima Asp a farlo. una decisione che era già pronta e che viene assunta subito dopo l’emanazione della direttiva, praticamente nelle stesse ore dl dibattito all’Ars per dare continuità alla loro opera.

Chi è interessato dalla proroga

Sono interessati i seguenti profili professionali: 22 medici (per 38 ore settimanali); 21 psicologi (3,5 ore); 133 infermieri (21 ore); 2 infermieri pediatrici (36 ore); 55 operatori socio-sanitari (36 ore); 2 assistenti sanitari (36 ore); 2 tecnici sanitari di laboratorio biomedico (36 ore); 5 assistenti sociali (7 ore).
Inoltre, alla luce delle novità introdotte con il decreto Milleproroghe, e facendo seguito all’invito della Regione di “procedere a una celere ricognizione” del personale amministrativo per “individuare i profili esistenti nelle rispettive dotazioni organiche” in possesso dei requisiti di legge “nell’ottica di una prossima procedura di stabilizzazione”, l’ASP ha prorogato i contratti di 6 collaboratori e 47 assistenti amministrativi, nel limite massimo orario di 18 ore settimanali. Questo personale, anch’esso reclutato durante l’emergenza Covid, è ritenuto necessario all’espletamento di tutte le attività di gestione ordinaria.

Positivo commento de sindacati alla direttiva regionale

A fronte del rischio di mandare tutti a casa già da oggi il sindacato considera positivamente la salomonica soluzione “Accogliamo positivamente la soluzione elaborata dall’assessorato alla Salute per consentire che i lavoratori Covid con contratti di lavoro flessibili, anche amministrativi, non vadano a casa. Non è la soluzione migliore ma ci rendiamo conto che è la migliore di quelle possibili” dicono Paolo Montera e Marco Corrao, rispettivamente segretario generale e segretario regionale con delega alla Sanità della Cisl Fp Sicilia commentando la circolare inviata dall’assessore Giovanna Volo alle aziende sanitarie.

Nell’atto la Regione invita le aziende sanitarie a ‘procedere a una celere ricognizione finalizzata a individuare i profili esistenti nelle rispettive dotazioni organiche, ancora non ricoperti, e a verificare quanto personale, reclutato durante l’emergenza Covid, sia in possesso dei requisiti di legge’.

Non più di uno spiraglio

“Si apre adesso uno spiraglio anche per questi lavoratori che entreranno tra quelli stabilizzabili all’interno del protocollo che sarà discusso dall’assessorato con le sigle sindacali e darà alle aziende sanitarie ed ospedaliere le priorità da rispettare per le procedure di stabilizzazione, secondo quanto previsto dalla legge di bilancio dello Stato e, ovviamente, nel rispetto della Costituzione e dell’attuale quadro normativo”.

Qualche tensione in maggioranza

Qualche tensione in maggioranza c’è stata con Fratelli d’Italia chiaramente su posizioni diverse da quelle del governo nel suo complesso. ma la scelta stemperare gli animi prima che il problema si presenti “Accogliamo con soddisfazione il via libera dato con la direttiva di oggi dall’assessorato regionale alla Salute relativamente alla possibilità di prorogare e successivamente stabilizzare- a determinate condizioni- anche i precari Covid amministrativi, in ossequio a quanto già previsto dal decreto Milleproroghe in base a una norma voluta fortemente dal governo nazionale guidato dalla nostra Giorgia Meloni” dice Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, commentando la direttiva inviata da Giovanna Volo e Salvatore Requirez alle aziende sanitarie e ospedaliere ed aggiungendo: «Si tratta di figure che hanno rivestito un ruolo fondamentale durante l’emergenza pandemica e che certamente potranno continuare ad essere utili alla Sanità siciliana. Il nostro auspicio è che l’iter sia completato prima possibile e che vi rientrino anche altre figure professionali che continuano ad essere escluse, come ad esempio i tecnici”.

Critica l’opposizione

“Da mesi segnaliamo la necessità di affrontare la vicenda dei precari Covid, solo a poche ore dalla scadenza del loro contratto governo e maggioranza se ne sono accorti ed il tema è finalmente arrivato in Aula” fa notare in Aula Michele Catanzaro, capogruppo del PD all’Ars.

“Questi lavoratori hanno diritto a avere certezze sul loro futuro e soprattutto ad avere rispettata la loro dignità – ha aggiunto – mentre assistiamo al balletto ipocrita e demagogico del governo regionale e di quello nazionale che, nonostante siano dello stesso colore politico, si rimpallano la responsabilità per poi limitarsi ad allargare le braccia”.

“Serve innanzitutto una proroga – aveva continuato Catanzaro – così da avere il tempo di individuare un percorso che garantisca il futuro dei lavoratori”. La proroga è poi, arrivata sia pure in ordine sparso ma il tema del percorso da individuare resta

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