Manifestazione unitaria, oggi, a Palermo, a sostegno dei lavoratori precari degli Enti locali e del personale delle ex Province. L’iniziativa e’ promossa dall’AnciSicilia e dai sindacati.

Amministratori e lavoratori si sono dati appuntamento a Piazza Marina, da dove e’ partito un corteo che, con in testa i gonfaloni dei comuni e i sindaci con le fasce tricolore, arrivera’ in piazza Indipendenza, davanti alla Presidenza della Regione siciliana.

“Siamo in piazza oggi e per l’ennesima volta per tutelare contrattisti e lavoratori del pubblico impiego. Il peggiore governo della storia della Regione siciliana sino ad oggi non e’ riuscito a dare alcun tipo di risposta nonostante le numerose richieste e mobilitazioni da parte di lavoratori e organizzazioni sindacali. Non esistono promesse mantenute, non esiste una speranza”.

Lo sostengono i segretari della Uil Fpl Sicilia, Enzo Tango e Luca Crimi, che aggiungono: “Per questo chiediamo al governo Crocetta di cambiare rotta e salvaguardare il futuro dei siciliani perche’ continuando cosi’ non restera’ che spostare la vertenza a Roma”.

“Serve che il governo nazionale rimuova i vincoli finanziari dei Comuni e garantisca le risorse per avviare finalmente la stabilizzazione di questo personale diventato essenziale per assicurare i servizi pubblici”. Lo dicono il segretario generale di Fp Cgil Sicilia, Claudio Di Marco, e Enzo Abbinanti della segreteria regionale, in corteo oggi insieme a oltre 5000 lavoratori a tempo determinato di Comuni. Province, Regione, enti regionali e Sanità, Lsu e dipendenti delle ex Province. Secondo Di Marco e Abbinanti, la proposta del governo di costituire una agenzia nazionale, è da bocciare. “Non serve – dicono una nuova Resais perché opererebbe come una agenzia interinale con maggiori margini di discrezionalità. L’unica strada è la stabilizzazione secondo la dotazione organica degli Enti. Ognuno deve però fare la propria parte a partire dal Governo nazionale che deve assicurare le risorse promesse ai Comuni”.

“Non è più il tempo di annunci e di spot. E nessuno pensi di poter contare su bacini elettorali. Servono risposte immediate e concrete per risolvere il problema delle migliaia di precari degli enti locali. Governo nazionale e governo regionale la smettano di litigare e facciano presto”. Lo dichiarano il segretario generale della Cisl Fp Mimmo Milazzo, il segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi e il segretario vicario Paolo Montera.

“Per risolvere la questione – continuano Milazzo, Caracausi e Montera – nessuno pensi ad alcuna forma di privatizzazione: i pubblici servizi devono essere gestiti dal pubblico. La politica smetta di dividersi e la smetta di puntare ai lavoratori solo in vista delle elezioni. Trovino risposte immediate nell’interesse dei lavoratori, dei cittadini e degli enti che assicurano servizi vitali: governo nazionale e governo regionale sono già in clamoroso ritardo”.

Massiccia partecipazione, questa mattina a Palermo, alla prima manifestazione unitaria di amministratori – provenienti da tutta la Sicilia – e lavoratori a sostegno dei precari degli enti locali e del personale delle ex province.
Il corteo, partito da piazza Marina, ha attraversato corso Vittorio Emanuele fino ad arrivare a piazza Indipendenza.
Sul palco, allestito in prossimità di palazzo d’Orleans, hanno preso la parola sindaci e rappresentanti sindacali.

“Chiediamo – ha esordito il presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando- che venga riconosciuta piena dignità a tutti i precari siciliani.Non esistono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. In base anche a un protocollo d’intesa firmato lo scorso anno tra AnciSicilia e sindacati, abbiamo chiesto un intervento concreto e risolutivo al governo nazionale e regionale ma la risposta non è mai arrivata. Siamo stanchi di questo scontro inutile tra i capponi di Renzi: Faraone e Crocetta continuano a litigare e a pagare il conto, come al solito, sono i cittadini e i precari. Chiediamo, dunque, impegni finanziari certi per garantire rapporti a tempo indeterminato per tutti i precari storici degli enti pubblici siciliani”.

“Al governo nazionale – ha concluso Orlando- chiediamo un incontro, siamo stanchi di essere presi in giro. Al ministro dell’Interno chiediamo l’attenzione che merita una situazione che si trascina da troppo tempo è che non assicura serenità a troppe famiglie siciliane. Se non avremo riposte la nostra protesta si sposterà davanti a Palazzo Chigi”.

Dopo gli interventi dei rappresentanti sindacali, che hanno ringraziato gli oltre diecimila partecipanti e l’AnciSicilia per avere organizzato una manifestazione unitaria, ha preso la parola Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani.
“La manifestazione di oggi – ha detto- non solo ribadisce le posizioni chiare della nostra Associazione ma è anche un risultato importante poiché ha registrato la partecipazione unitaria di amministratori e lavoratori. Una manifestazione che riporta in evidenza il documento firmato a luglio scorso da AnciSicilia e dalle rappresentanze sindacali che hanno avviato un percorso unitario senza però ottenere la giusta attenzione dal governo regionale e dal governo nazionale. Ora più che mai abbiamo bisogno di una scelta netta e non più di vane promesse estemporanee. Siamo e saremo sempre disposti al dialogo, ma ci accorgiamo con grande rammarico che su temi di fondamentale importanza per la vita degli enti locali non esiste alcuna idea, alcun progetto concreto che arrivi da parte dei governi regionale e nazionale. Questo a danno di tutti i siciliani”.

“Anche il sindacato Csa è stato in piazza a Palermo insieme ai rappresentanti delle amministrazioni locali per chiedere al governo una svolta definitiva per il finanziamento dei Liberi Consorzi e delle Città Metropolitane e per i processi di stabilizzazione dei lavoratori precari degli enti locali. Il Csa ritiene, contrariamente ad altri che si affannano a mettere i lavoratori gli uni contro gli altri, che le due vertenze debbano essere affrontale congiuntamente per dare ai lavoratori tutti le garanzie di un produttivo futuro occupazionale e assicurare i servizi alla collettività”.

Lo dice Giuseppe Badagliacca segretario regionale del Csa che sta partecipando al corteo oggi a Palermo. “In tale contesto, dopo anni di ritardi, rinvii e immobilismo, il Csa chiede: l’immediato finanziamento delle funzioni attribuite a liberi consorzi e città metropolitane e conferma degli attuali livelli occupazionali nelle ex province – aggiunge Badagliacca – Immediata definizione di tutte le modifiche necessarie alla storicizzazione della spesa per il personale precario ed eliminazione dei limiti assunzionali per avviare un reale e definitivo processo di stabilizzazione di tutti i precari dei comuni e delle ex province. Pertanto chiediamo al governo Crocetta di destinare ogni risorsa disponibile a queste due vere e proprie emergenze, ed evitare l’insorgere di una crisi sociale di cui non potrebbe non essere considerato l’unico responsabile”.

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