Nominare un sindaco fra i ‘Grandi elettori‘ che ogni regione invierà il 24 gennaio a Roma alla seduta congiunta delle Camere per eleggere il Presidente della Repubblica
La proposta è stata lanciata dall’Associazione dei Comuni, l’Anci, a livello nazionale. ma se in giro per l’Italia l’idea potrebbe trovare sponde, in Sicilia rischia di essere tema di scontro non sul principio ma sugli equilibri all’interno ella maggioranza regionale e fra maggioranza e opposizione
L’Anci Sicilia condivide la proposta, avanzata nei giorni scorsi, dall’Anci nazionale e dalle altre Anci regionali, relativa all’indicazione di un sindaco per ogni regione fra i grandi elettori per l’elezione del presidente della Repubblica e rivolge tale appello all’Assemblea Regionale Siciliana.
La scelta che dovrà essere, naturalmente, rimessa all’autonomia e alla dialettica politica di ciascuna Assemblea rappresenterebbe un importante atto di attenzione verso le istituzioni locali e in rappresentanza dei territori.
La seduta dell’Ars per la scelta dei ‘Grandi elettori’ è fissata per domani alle 16. Per prassi consolidata proprio il governatore è uno dei tre delegati regionali; il secondo è il presidente dell’Ars. Il terzo, invece, è il vice presidente dell’Ars eletto in rappresentanza dell’opposizione.
Ma questa volta l’elezione non sarà ne semplice ne scontata. Il vice presidente eletto in rappresentanza dell’opposizione, infatti, adesso è passata ad attiva Sicilia, gruppo di fatto che porta il proprio appoggio esterno alla maggioranza e dunque 5 stelle e Pd chiedono di essere rappresentati. E in questo contesto si inserisce anche la richiesta di inviare un sindaco.
Ogni deputato può esprimere due preferenze. E il centrodestra, in teoria, dispone di numeri più che blindati per mandare Nello Musumeci e Gianfranco Miccichè a Roma il 24. Ma l’opposizione non ha designato il proprio candidato. Vorrà fare spazio ad un sindaco?
Ma dentro la maggioranza si gioca anche una partita politica che ricorda quanto accadde nel 2015 quando il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ottenne più voti del Presidente della Regione Rosario Crocetta. Un segnale politico che non cambiò la delegazione.
Se accadesse una cosa del genere le tensioni dentro la maggioranza crescerebbero in vista del dopo e non serve a nessuno in questo momento mandare segnali del genere.
Ma l’opposizione potrebbe giocare una doppia partita: da un lato per il proprio rappresentante, dall’altro per far ulteriormente litigare il centrodestra.
Forse l’unica vera opportunità è che il centrosinistra scelga di indicare non un deputato ma un sindaco, perché appare improbabile che Presidente della regione o Presidente dell’Ars possano farsi da parte per indicare un primo cittadino visti, oltretutto, gli equilibri interni alla maggioranza in gioco anche in questo caso