La partita sul candidato presidente della regione non è chiusa. Dopo il ritiro di Nello Musumeci dalla corsa e l’accordo fra Forza Italia e Lega su Stefania Prestigiacomo restano almeno due nodi da sciogliere e poche ore per farlo.

Il nodo degli autonomisti

Scende in campo Raffaele Lombardo, ex presidente della Regione e fondatore del Mpa, scende in campo come non aveva quasi mai fatto negli ultimi anni. e rimescola le carte. Il Movimento, federato con la lega, infatti, non affatto concorde e mostra preoccupazione per quanto sta avvenendo. Sbagliato dare per scontato che l’accordo azzurri carroccio avrebbe visto gli autonomisti silenti.

Centrodestra scherza col fuoco

“Con l’election day la Sicilia è diventata una pedina sulla scacchiera di collegi e ministeri. Non è stato così nel 2012 e nel 2017 allorché si votava in giorni diversi. Inoltre, il 10% in più di elettori delle politiche renderanno imprevedibile il voto delle Regionali. Musumeci si è ritirato. Stancanelli si è stancato. Minardo è stato bloccato. Il Centro Sinistra punta su una donna moderata, mite e capace: Caterina Chinnici. Azione e Italia Viva si organizzano per scendere in campo. Il Centro Destra sta giocando col fuoco”.

Riavvolgere il nastro e candidare Massimo Russo

“Basta diktat e veti, si riavvolga la pellicola e tra i possibili candidati si guardi anche a Massimo Russo di cui tutti ricordano l’ottimo lavoro fatto in Sanità per ripianare il debito e rimodernare il sistema. È la figura più rassicurante per affrontare un autunno che si preannuncia più che critico ed è in grado di alzare la voce in tutte le sedi per tutelare la Sicilia e perché si apprestino gli strumenti idonei a ridurre il divario tra Nord e Sud”.

Il nodo Fratelli d’Italia

Una posizione chiara anche alla luce delle scelte che assumerò Fratelli d’Italia. Se è vero che per la prima volta Ignazio La Russa si è detto possibilista sull’ipotesi unitaria “Vediamo, stiamo parlando tra di noi, Fratelli d’Italia ha uno stile nelle trattative” ha detto. E’ anche vero che nella stessa frase c’erano mille se e adesso e per per il partito di Giorgia Meloni il nome resta quello dell’uscente Nello Musumeci: “Abbiamo sempre difeso l’unità del centrodestra e continueremo a farlo, anche in Sicilia, dove il candidato migliore per noi rimane Nello Musumeci. Una cosa, però, non ci si può chiedere: sostenere un candidato che saliva sulla Sea Watch con il Pd”, scrive su Twitter la presidente di Fratelli d’Italia.

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