Torna i Palermo Pride, l’evento dei diritti e del dissenso. La manifestazione 2025 si terrà sabato 21 giugno ed è stata presentata questa mattina, nella sala ONU del Teatro Massimo di Palermo.
Il corteo del Palermo Pride 2025, sabato 21 giugno attraverserà la città in una parata politica, emotiva e visionaria. Alla sua decima edizione, e nel quarantacinquesimo anno dalla fondazione di Arcigay Palermo, la manifestazione si presenta con un messaggio forte e urgente: “Le vostre guerre non sono le nostre lotte”.
Un titolo che non è solo uno slogan, ma un atto di posizionamento chiaro e senza compromessi in un mondo attraversato da conflitti, militarizzazione, repressioni e disuguaglianze. Il Pride palermitano si conferma ancora una volta non solo come momento celebrativo, ma come spazio di resistenza collettiva, transfemminista, antiabilista, anticapitalista e profondamente intersezionale.
Una dichiarazione di identità politica

L’edizione 2025 nasce da un lungo percorso condiviso tra collettivi, associazioni, reti informali e soggettività attive sul territorio. Un Pride senza sponsor, costruito dal basso, che chiede alle istituzioni impegni concreti invece che fondi: trascrizione degli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali, identità alias per i dipendenti comunali, rafforzamento dei servizi antidiscriminazione. Un Pride che, come sottolineato dai portavoce del Coordinamento, “pretende tutto: non solo il matrimonio egualitario, ma una riforma complessiva del diritto di famiglia, percorsi di affermazione di genere non patologizzanti, un sistema sanitario pubblico, inclusivo e accessibile”.
Il presidente del Coordinamento Palermo Pride, Mirko Pace, ha ricordato il senso profondo della manifestazione: “I Pride sono desiderio in lotta, sono resistenza ai sistemi che ci opprimono. Non c’è Pride nel genocidio, per questo abbiamo scelto di schierarci apertamente contro l’occupazione israeliana in Palestina e ogni forma di oppressione”.
Una città che non si arrende
Presente anche Fabrizio Ferrandelli, assessore comunale di Palermo che ha richiamato la storia di apertura della città ai diritti civili e la necessità di rimanere vigili: “Palermo è una città aperta ai diritti. Dal primo Pride ad oggi tanta strada è stata fatta, ma sono convinto che ancora tanta strada c’è da fare, perché non bisogna abbassare la guardia e tenere alti i vessilli”.

E a rimarcare il valore della partecipazione come risposta all’autoritarismo crescente, è intervenuta anche Daniela Tomasino, presidente di Arcigay Palermo: “La democrazia è sotto attacco ovunque. Partecipare ai Pride, attivarsi, opporsi, è oggi più che mai un atto necessario”.
Accessibilità e inclusività reale
Alessandra Leone, in rappresentanza del Disability Pride, ha annunciato una presenza importante e visibile alla parata del 21 giugno: “Per il terzo anno consecutivo il Disability Pride sarà presente alla parata del 21 giugno. Insieme al Palermo Pride urliamo alla liberazione della Palestina e contro l’escalation di regimi sempre più fascisti. La liberazione palestinese è una questione queer, di giustizia razziale e climatica, di diritti umani”.
Grande attenzione è stata posta alla cura delle esigenze di tutti: saranno presenti navette accessibili, aree di decompressione, carrozze dedicate, interpreti LIS, tappi per le orecchie e punti per il riempimento delle borracce. Tutto pensato per creare un ambiente sicuro e accogliente.
Un Pride che è anche memoria
L’edizione 2025 sarà inevitabilmente dedicata a Gino Campanella, figura chiave del movimento LGBTQIA+ palermitano, recentemente scomparso. Il coordinamento ha voluto ricordarlo come “chi ha saputo trasformare il desiderio individuale in cammino collettivo”. Accanto a lui, le memorie vive di Rosi Castellese e Luigi Carollo, nomi scolpiti nella storia delle lotte per la libertà e l’uguaglianza.
Madrina e voce del Pride: Francamente
Il corteo del 21 giugno si concluderà in piazza Castelnuovo con gli interventi politici dal primo carro e la performance di Francamente, cantautrice queer torinese scelta come madrina del Palermo Pride 2025. Con un messaggio potente, ha ricordato che: ” Palermo è crocevia di mondi diversi, l’immagine di come vorremmo la società: aperta e plurale. Essere la madrina del suo Pride è un onore. Attraverseremo la città con consapevolezza, e con una condanna ferma al genocidio verso il popolo palestinese.”
Il 21 giugno, la città si trasforma
La parata partirà alle 17 dal Foro Italico, per poi attraversare il cuore di Palermo fino a piazza Castelnuovo. Dieci i carri previsti, tra cui quello delle famiglie Arcobaleno e del Disability Pride, oltre a numerosi momenti artistici, musicali e di restituzione politica. Ma il Pride è già cominciato, con eventi che proseguono fino a fine mese: talk, laboratori, performance, concerti, proiezioni, incontri intergenerazionali e azioni nei quartieri. Dallo Zen a Bagheria, la città intera si veste di lotta e bellezza.
Il Palermo Pride 2025 non è solo un evento. E’ un atto collettivo. E’ memoria e visione. E’ un attraversamento che rivendica il diritto di esistere, amare e lottare. E’ una città che, ancora una volta, sceglie di non voltarsi dall’altra parte. E di camminare, insieme, verso la libertà.
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