Ma c’è un motivo specifico che le fa temere una infiltrazione mafiosa?

“No, per carità. La mia è una valutazione di carattere generale ma ricordiamoci che siamo in Sicilia e purtroppo dobbiamo tenere conto anche di questo come dicono tutti i magistrati di punta e tutti gli analisti del fenomeno”.

Lei faceva riferimento ai sondaggi ma ci sono altri sondaggi e in comune c’è solo il dato dei 5 stelle in testa. Nei vostri è il centro destra e rincorrere, nei loro è il Pd il secondo partito. E’ guerra dei sondaggi dunque?

“Guardi sono due sondaggi di natura estremamente diversa. Quello a cui faccio riferimento io è stato redatto con ipotesi elezioni regionali, il loro è un sondaggio fatto con ipotesi elezioni politiche su collegio Camera Sicilia. Sono diversi perchè le elezioni risentono dei governi. Nel voto per le elezioni nazionali forse sarebbe avanti il Pd ma in Sicilia per la Regione e tutto diverso. Io non credo che il Pd non la conosca la differenza. Certamente avranno anche loro dei sondaggi e se non li rendono noti probabilmente è perché non sono utili alla loro campagna elettorale. Diciamoci le cose francamente il centro destra era saldamente alla guida della Sicilia fino al ribaltone di Lombardo. eravamo stati noi a consegnarli la Regione con il 70% delle preferenze e siamo stati messi alla porta con una manovra di palazzo. In seguito le nostre divisioni hanno consegnato il governo a Crocetta e al Pd che hanno fatto talmente male da essere diventati il miglior spot per noi”.

Però il centro destra si dimostra alquanto spaccato al momento. Palermo ne è una prova evidente con la vicenda dell’appoggio a Ferrandelli non condiviso da quattro componenti come Diventerà Bellissima, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini e Sicilia Nazione.

“Per quanto Palermo sia importante, essendo il capoluogo, le elezioni regionali sono cosa diversa. Io auspico che il centro destra possa trovare programma condiviso e candidato unitario entro l’estate così come avvenne nel 2012. Perché tutta questa fretta adesso invertendo l’ordine delle priorità? Io dico prima il programma e poi il candidato. Dovremo affrontare con coraggio il tema dei diritti della Sicilia negati per effetto delle scelte scellerate di questo governo. ma ciò che è andato perso difficilmente potrà essere recuperato”.

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