Rinasce il laboratorio politico Sicilia anche per il centrosinistra e riparte dalle primarie. L’esperienza siciliana per scegliere il candidato presidente della Regione sarà, infatti, il primo step per far nascere le regole per Primarie di coalizione anche in vista delle elezioni politiche.

A confermare indirettamente questa possibilità sono gli interventi a gamba tesa dei leader nazionali di pd e 5 stelle nel dibattito siciliano proprio quando si rischia l’impasse.

Lo scontro su voto elettronico e voto tradizionale

Come anticipato da BlogSicilia già una settimana fa il pomo della discordia è il voto elettronico. I 5 stelle vogliono che l’intera consultazione sia elettronica e si voti on line oppure, in aggiunta, ai seggi istituiti nei 32 gazebo individuati ma sempre con tablet e penna elettronica. Il Pd, invece, chiede che l’elettore possa scegliere se usare i mezzi elettronici o il voto tradizionale al seggio dei gazebo e votare con carta e matita. Ciò per favorire la base e gli anziani che non abbiano dimestichezza con la tecnologia. Non sono bastate tre ore di consultazioni del tavolo politico per trovare un accordo ma gli irrigidimenti giallorossi locali e le tensioni vengono subito spente dai leader nazionali.

Letta “estrema delicatezza, bisogna incontrarsi a metà strada”

“Sulla Sicilia Conte è sempre stato molto costruttivo e aperto. Il test di questa regione sarà molto importante, una regione amministrata male dal centrodestra su stessa ammissione di alcuni esponenti del centrodestra, noi abbiamo la possibilità e la responsabilità di offrire una alternativa non estemporanea. Ecco perchè ci approcciamo a questa vicenda con delicatezza per trovarci a metà strada con i 5 stelle. Io sono molto affezionato alle primarie dei gazebo, primarie con una partecipazione fisica, ma anche quelle on line sono da utilizzare”  afferma il segretario nazionale del Pd Enrico Letta parlando, al Forum Ansa.

Conte a Palermo “troveremo la soluzione”

“Il percorso delle primarie in Sicilia che si sta compiendo è corretto: muove dai programmi, dalla definizione delle misure programmatiche che servono alla Sicilia. Dai contenuti si sta passando a definire le regole per individuare l’interprete migliore per realizzare questo piano” gli fa eco da Palermo il leader del M5s, Giuseppe Conte, sulle consultazioni in Sicilia. “C’è un confronto in atto – aggiunge – e sarebbe la prima volta che Pd e M5s si confrontano e si ritrovano a condividere questo percorso di selezione dei candidati. C’è un confronto in atto, è un’esperienza inedita, lasciateci confrontare, troveremo sicuramente una soluzione”.

Esportare il modello Sicilia alle elezioni politiche nazionali

“Per le politiche fortunatamente c’è tempo. Avremo tutto il tempo per riflettere” dice, poi, Giuseppe Conte, rispondendo ai cronisti. “Per il M5S – aggiunge – qualsiasi alleanza, lo dico sempre, deve muovere dai contenuti, dai programmi. Delle volte abbiamo preferito andare da soli quando abbiamo ritenuto che non ci fossero le condizioni per presentare un progetto politico serio e credibile ai cittadini”.

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