Il cold case resta tale. Il presidente della prima sezione della Corte d’appello Mario Fontana ha confermato l’assoluzione per Giovanna Di Pisa e Calogero Marretta, imputati per l’ omicidio di Vito Damiano. Era stato lo stesso procuratore generale di Palermo Francesca Lo Verso a chiedere la conferma della sentenza di assoluzione. Madre e figlio, difesi dagli avvocati Roberto Mangano, Enrico Sanseverino e Salvo Priola, erano accusati di aver assassinato l’anziano di 84 anni con 14 coltellate nel suo casolare, a Prizzi, il 16 settembre del 2007.

L’ipotesi del movente

Secondo il movente ipotizzato, Damiano sarebbe stato eliminato perché avrebbe sorpreso la badante e suo figlio a rubare nella sua abitazione. Per anni l’omicidio era rimasto un giallo irrisolto, ma aveva avuto una svolta nelle indagini dopo dieci anni, nel luglio del 2017. Fu grazie alle dichiarazioni di una sorella di Di Pisa, Rosalia, che gli investigatori ritennero di poter attribuire l’omicidio agli imputati.

La difesa

Secondo i difensori dei due, però, la donna era inattendibile. In Corte d’assise il collegio difensivo aveva bollato le dichiarazioni della sorella e zia degli imputati come “pure invenzioni, farneticazioni”. Il 27 luglio del 2020 è arrivata l’assoluzione in primo grado, adesso arriva la conferma della sentenza per la badante e suo figlio che hanno anche passato tre anni in carcere.

Il pensionato morì nel settembre 2007

Il pensionato morì a seguito delle lesioni, cinque delle quali mortali, che gli erano state inferte con armi da taglio, mentre si trovava all’interno del proprio casolare. Secondo le indagini, che nontovano oggi conferma nelle aule dei tribunali, Vito Damiano avrebbe sorpreso madre e figlio mentre si stavano impossessandosi oggetti di sua proprietà, tra i quali un fucile calibro 12 e alcune cartucce. Un presunto tentativo di furto in casa degenerato in una rapina aggravata, poi finita nel peggiore dei modi. I carabinieri produssero anche alcune intercettazioni a carico dei due familiari ma nel corso del processo non ressero.

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