Il presidente della Camera Roberto Fico si è fermato a parlare con alcuni studenti dell’istituto Vittorio Emanuele III di Palermo, la scuola della professore Maria Grazia Dell’Aria sospesa in seguito a un progetto presentato dai suoi allievi che hanno tracciato un parallelo tra le leggi razziali di Mussolini e il decreto Sicurezza. I ragazzi, che stamane hanno anche esposto alcuni striscioni contro Salvini, stanno effettuando un sit in al quale si sono uniti alcuni esponenti della lista Potere al popolo.

“La scuola libera e i balconi pure”, “Aprite cuori menti e porti”, “Gli articoli 3, 21 e 33 non si toccano #Salvinitoglianchequesto”, “Le loro idee camminano sulle nostre gambe” sono alcune delle scritte fatte su striscioni che alcuni studenti hanno posizionato nella cancellata dell’istituto tecnico Vittorio Emanuele III.

“Il ministro Salvini aveva promesso che sarebbe venuto nella nostra scuola per un confronto con studenti e docenti sul decreto sicurezza e invece non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione. Noi siamo aperti al dialogo” ha detto Alessandro, 16 anni, rappresentante di istituto del tecnico Vittorio Emanuelle III di Palermo.

“Salvini noi siamo qua, cosa dovevi dirci?!”, si legge in uno degli striscioni agganciati alla recinzione della scuola per la manifestazione di protesta davanti all’istituto di via Duca della Verdura.

Intanto Salvini ha incontrato la professoressa: “Abbiamo parlato di libertà di pensiero e di futuro ora si sta lavorando tecnicamente, non è mio compito, perché tutto torni a posto” ha detto il ministro . “Mi sono impegnato – ha aggiunto Salvini – ad incontrare gli studenti in aula magna ad apertura del nuovo anno scolastico per parlare anche di sicurezza”.

“Mi ha fatto una bella impressione, mi ricordava una mia prof del liceo”. “Ci siamo confrontati – ha aggiunto Salvini -, ma chiedete a lei perché non voglio interpretare il pensiero altrui. Mi ha detto che l’ultimo dei suoi pensieri e dei pensieri dei ragazzi era di accostarmi al duce e al ventennio. C’è stato un dibattito ampio sull’immigrazione e l’accoglienza con pensieri diversi in classe. Io amo il confronto di idee diverse”. “Credo sia stato un caso politicamente esagerato – ha detto il vice premier -. Ma a me interessa che l’insegnante torni in classe e che gli studenti crescano bene e informati”. E quando i giornalisti gli hanno rammentato che i legali della professoressa hanno fatto un ricorso al giudice del lavoro ha risposto: “Penso che sarà inutile, stiamo trovando una soluzione positiva per entrambi”. Salvini ha annunciato a questo proposito che il ministro dell’Istruzione Bussetti parlerà con il Provveditore Marco Anello “che ha il mio totale rispetto”. “Se ci sono stati errori di forma, oltre che di metodo e di merito… A me interessa, però, che l’insegnante torni in classe e gli studenti si confrontino. Poi sarò felice di spiegare a questi ragazzi perché voglio difendere i confini del mio paese”, ha concluso il ministro.

“Si sta lavorando per trovare una soluzione anche al problema particolare (la sospensione, ndr). Tornerò a scuola il 27 maggio come previsto, il ministro Bussetti purtroppo ha chiarito anche questo aspetto: non ha potere sulle decisioni prese dal provveditore e c’è un iter che deve essere rispettato. Si sta lavorando ad una soluzione che sia conciliante”.  ha detto ai giornalisti la professoressa Rosa Maria Dell’Aria, uscita insieme con il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, subito dopo l’incontro in prefettura al quale ha partecipato anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“E’ stato messo in rilievo quanto il nostro impegno di docenti sia funzionale alla formazione dei giovani per poter creare i presupposti per una società giusta tollerante, accogliente. Vogliamo formare giovani che siano attenti ai diritti e ai doveri e che siano soprattutto consapevoli. Questo pensiero è stato condiviso dai ministri. Sono contenta dei chiarimenti e del confronto avuto con loro”.

“I tecnici hanno già individuato e trovato la soluzione per il provvedimento preso nei confronti della professoressa. E’ inutile raccontarvi i dettagli delle norme, saprete tutto”. ha detto ai giornalisti il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.

“Sono molto felice – ha aggiunto Bussetti – e confermo quanto ha detto la professoressa, che è stato un colloquio più che sereno, attento e soprattutto il messaggio forte lo ha lanciato prima lei cioè il ruolo del docente, la loro importanza come trave portante della formazione dei nostri giovani. Non viene smentito l’operato del provveditore, perché la soluzione rientra in tutte quelle che sono le regole come ha detto prima la professoressa”, ha concluso Bussetti.

Intanto gli studenti della II E informatica dell’istituto Vittorio Emanuele III di Palermo e la professoressa Rosa Maria Dell’Aria saranno ricevuti a Palazzo Madama il 31 maggio prossimo dalle senatrici a vita Liliana Segre ed Elena Cattaneo, che nei giorni scorsi avevano annunciato la volontà di invitare in Senato la docente sospesa e la sua classe.

 

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