Proroga della “zona rossa” a Torretta, nel Palermitano. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, con un’ordinanza appena pubblicata.
Il provvedimento, adottato d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, resterà in vigore fino alla mezzanotte di sabato 7 novembre.
La zona rossa è stata chiesta dal sindaco di Alimena. Sono 80 i nuovi positivi – tra cui un bambino di 20 giorni e tutti adesso in isolamento domiciliare in attesa di test molecolare – riscontrati oggi sui circa 600 abitanti che si sono sottoposti allo screening di massa con tamponi rapidi richiesto dal sindaco Giuseppe Scrivano ed effettuato, in emergenza, dall’équipe dell’Usca territoriale. Numero che porta il totale degli attualmente positivi a 110.
In due settimane, il piccolo centro delle Madonie si è trasformato in un focolaio di coronavirus. I primi casi sono stati registrati il 14 ottobre e da quel momento il virus si è diffuso a macchia d’olio.
Il primo cittadino ha deciso, quindi, di correre, ai ripari per evitare l’irreparabile e ha inoltrato la richiesta d’autorizzazione per poter dichiarare Alimena zona rossa. Potrebbe essere la sesta in Sicilia dopo Sambuca di Sicilia in provincia Agrigento, Mezzojuso e Torretta nel Palermitano, Galati Mamertino in provincia di Messina e Randazzo nel Catanese.
Giorno dopo giorno Scrivano, come un bollettino di guerra, ha comunicato i casi di positività nella comunità alimenese disponendo tutte la azioni di contenimento.
L’ultimo atto quello di questi giorni. La prima fase dello screening è iniziata lo scorso mercoledì: a sottoporsi ai tamponi dell’Asp di Palermo gli ospiti della Rsa di Alimena. Oggi i tamponi rapidi a tappeto in modalità drive-in in piazza Antonio effettuati, su base volontaria, su alunni, docenti e personale Ata dell’Istituto Comprensivo 21 marzo dove si sono verificati i primi casi. A cui si sono aggiunti anche gli alunni del Liceo Linguistico.
I test sono proseguiti su forze dell’ordine, gli impiegati comunali e operatori di volontariato. In serata gli operatori Usca hanno completato lo screening con tutti i cittadini over 65 e il resto della cittadinanza. Un’operazione, ha sottolineato il sindaco Scrivano, per “avere un quadro chiaro”.
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