Restituire al paziente con protesi al ginocchio un’articolazione ben funzionante, intervenendo nei casi non infrequenti di fratture intorno alla protesi che provocano l’immobilità assoluta dell’arto. Un tipo di frattura altamente invalidante per il paziente, per la quale esistono oggi dei rimedi.

Una patologia tanto complessa su cui intervenire e che rappresenta una vera e propria sfida anche per gli specialisti che operano nel settore. Si parlerà di questo all’incontro organizzato sabato 17 settembre nei locali dell’hotel Borsa di Palermo, dal Comitato scientifico ortopedico, rappresentato dai primari di Ortopedia dell’ospedale Fatebenefratelli di
Palermo e del Garibaldi di Catania, Aldo Motisi e Giovanni Restuccia.

Nel corso dell’evento, che avrà inizio alle 9,30, i relatori discuteranno dei casi clinici più difficoltosi, valutandone i risultati ed evidenziando le criticità di questo tipo di chirurgia altamente impegnativa. “L’incidenza dei casi di fratture alla ricostruzione protesica del ginocchio ha raggiunto negli ultimi anni un considerevole incremento- spiega il dottor Motisi- dovuto innanzitutto alla crescita del numero delle protesi impiantate e all’aumento della vita media della popolazione. Come intervenire in questi casi è una sfida anche per noi operatori del settore, che quotidianamente interveniamo ricorrendo a tecniche e strumenti innovativi”.