Si sposta a Roma la protesta degli agricoltori che in questi giorni hanno manifestato in tutta Italia, Sicilia compresa. Giovedì 22 febbraio alle 11 a piazza Santi Apostoli nella capitale, è infatti prevista una manifestazione per la difesa del settore agricolo e produttivo.

Sud Chiama Nord, dopo aver partecipato all’iniziativa di piazza Indipendenza a Palermo in occasione di San Valentino, continua il suo impegno anche a livello nazionale ed invita tutti i sindaci siciliani affinché partecipino attivamente.

La manifestazione

La manifestazione “sarà un momento di unione e solidarietà, aperto a tutti, senza distinzioni di appartenenza politica. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il Governo Nazionale e l’Europa affinché si adottino politiche più equilibrate e rispettose del mondo produttivo, salvaguardando il territorio, l’agricoltura, la pesca, i balneari e gli ambulanti”. Si legge nella nota di Sud Chiama Nord.

Per il partito “La presenza dei sindaci siciliani rappresenta un segnale fondamentale nella difesa delle eccellenze agricole della nostra regione. Si invita quindi tutti i sindaci a partecipare attivamente alla manifestazione, indossando la fascia tricolore, per testimoniare l’unità e la determinazione nel tutelare gli interessi della Sicilia e dei suoi produttori”.

De Luca, “Domani a Roma con i truffati dal governo e dall’Ue”

“Domani saremo in Piazza a Roma per manifestare al fianco di tutte quelle categoriche che negli ultimi mesi sono state truffate dal governo nazionale guidato da Meloni-Salvini-Tajani e dalle scellerate e stringenti politiche Ue che stanno mettendo in ginocchio l’Italia con la complicità di chi oggi ci governa. Non ci saranno bandiere politiche e la piazza sarà pacifica. Abbiamo chiesto inoltre un incontro al ministro dell’agricoltura Lollobrigida, ma ancora siamo in attesa di un riscontro. Del resto ultimamente in Italia la democrazia non va più di moda”, afferma Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord.

Le parole di De Luca alla manifestazione di Palermo

“Non stiamo solo difendendo una categoria, ma il nostro futuro e la nostra salute”, ha dichiarato De Luca. “Non possiamo accettare manovre elettorali a scapito dell’agricoltura italiana. Chiediamo un piano anticiclico straordinario da 10 miliardi, finanziato attraverso le risorse del PNRR.”

La protesta è stata anche l’occasione per denunciare la mancanza di attenzione da parte del governo nazionale nei confronti del comparto agricolo. “Il governo deve comprendere che la nostra lotta è per difendere l’Italia e i suoi valori”, ha ribadito De Luca. “Ci impegniamo a sostenere gli agricoltori e gli allevatori, portando avanti la loro battaglia anche in Parlamento”.

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