“Ho appreso in queste ore, tramite l’assessore allo Spettacolo, dei disagi e dei motivi della protesta intrapresa dai lavoratori della Fondazione Orchestra sinfonica siciliana. È mia intenzione aprire una interlocuzione con i vertici della Foss e con i sindacati per affrontare in maniera concreta i problemi che affliggono questa istituzione culturale di alto lignaggio e che dà lustro al mondo artistico siciliano. Assumo l’impegno di cercare soluzioni possibili, compatibilmente con le norme e con le risorse esistenti”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito alla manifestazione indetta dai sindacati per il primo gennaio, davanti al Politeama di Palermo, prima dell’inizio del concerto di Capodanno.
L’annuncio della protesta
I sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal hanno indetto ieri per domenica 1 gennaio una manifestazione, davanti al Teatro Politeama di Palermo. Manifestazione che si terrà prima dell’inizio del concerto di Capodanno, in programma a partire dalle 18. Le parti sociali esprimono così il loro dissenso nei confronti della gestione della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana.
Chieste le dimissioni di commissario, sovrintendente e direttore artistico
I lavoratori Foss chiedono le dimissioni immediate del commissario, del sovrintendente, e del direttore artistico, sollecitando a chi di competenza il ripristino degli organi statutari.
“Siamo stati ancora una volta costretti a prendere atto che non esistono più margini di trattativa con la governance della Fondazione – spiegano i sindacati – il commissario straordinario, il sovrintendente e il direttore artistico, non solo non hanno saputo gestire i processi fondamentali per lo sviluppo della Fondazione ma da tempo hanno perso ogni contatto con la vita reale dell’orchestra. In due anni di commissariamento nessuna energia è stata spesa per creare le condizioni per dotare tutta la Fondazione di una pianta organica stabile e completa, che aprisse le porte alla stabilizzazione dei tanti precari storici e desse un giusto riconoscimento a chi da anni svolge mansioni non adeguate ai loro livelli”.
“Contratto di secondo livello è scaduto da anni”
Le parti sociali proseguono sulla situazione alla Foss. “Il contratto di secondo livello è scaduto ormai da anni e anche in questo caso nessun passo avanti è stato fatto. Sono stati proposti al personale precario contratti di soli 5 mesi, ad altri invece sono stati proposti contratti con clausole vessatorie. Il tutto condito con un clima di confusione e cambi di direzione continui, avevamo suggerito soluzioni alternative ma nessuno ci ha ascoltati”.
E sottolineano: “È stato approvato un bilancio di previsione dove si investe su tutto tranne che nel personale della fondazione, e senza che ci sia stata nessuna discussione preventiva quantomeno sulle poste che riguardavano le OO.SS. Il commissario straordinario ha nominato due sovrintendenti dei quali avrebbe dovuto assorbire le funzioni con conseguente e notevole aggravio economico per la Fondazione. Il Sovrintendente attuale è stato nominato senza che la Fondazione abbia indetto un bando di evidenza pubblica”.
Le critiche al direttore artistico al direttore artistico della Foss
Ed inoltre: “Il Direttore Artistico ha promosso le attività che avevano una diretta ricaduta sulla sua persona: si è attribuita le direzioni di due concerti in stagione e ha diretto due delle registrazioni discografiche effettuate dall’orchestra tra giugno e settembre. A fronte di una stagione concertistica costata quasi due milioni di euro non c’è stato nessun sostanziale incremento di pubblico. Dal suo insediamento (quasi due anni) non è stata effettuata nessuna tournée e non è stato avviato nessun progetto per i giovani”, concludono le sigle sindacali.
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