Tanti gli studenti palermitani che hanno disertato il “No Meloni Day”. È Azione Studentesca che dà voce a chi non si è unito alla manifestazione di protesta organizzata questa mattina a Palermo contro i provvedimenti del governo Meloni. Si spacca il fronte degli studenti palermitani che si divide in chi è favorevole alle azioni di protesta e chi, invece, resta in classe a studiare. Gli studenti sono comunque scesi in piazza per protestare contro altri problemi legati al mondo della scuola.

“A Palermo un evidente flop”

“La manifestazione di oggi a Palermo indetta dalle sigle studentesche di sinistra – dichiarano Alessio Di Marco Presidente Provinciale di Gioventù Nazionale e Michele Napoli Responsabile di Azione Studentesca Palermo – è stato un evidente flop. Poche centinaia di studenti sono scesi in piazza nonostante la martellante propaganda nazionale, il sostegno di tanti docenti e sindacalisti nonché le farlocche promesse di assenze giustificate per i partecipanti al corteo. Da registrare anche la palese divisione tra i gruppi studenteschi di sinistra che si contendono la piazza e che hanno reso ancora più surreale la manifestazione odierna”.

“Rifiutiamo la strumentalizzazione politica”

“Esiste a Palermo e non solo – continuano i due responsabili della destra studentesca – una maggioranza silenziosa che rifiuta la strumentalizzazione politica messa in atto dalle sigle di sinistra spalleggiate da una minoranza di docenti. Gli studenti hanno boicottato il loro corteo perché non hanno alcun interesse di farsi intruppare dai partiti di opposizione nella loro contrapposizione al governo da poco in carica. Non hanno alcun interesse a manifestare contro le norme anti rave o per avere i bagni gender. Gli studenti vogliono prevalentemente scuole moderne, formazione di qualità che prepari al lavoro, pluralismo culturale e non indottrinamento.”

“La protesta della estrema sinistra”

Gli studenti sono comunque scesi in piazza ma per motivi diversi. “Oggi siamo scesi in piazza – concludono Di Marco e Napoli- per prendere le distanze da chi vuole strumentalizzare gli studenti, dietro sigle pseudo sicilianiste in realtà legate ai centri sociali di estrema sinistra, con un presidio a piazza Vittorio Veneto. Siamo un’avanguardia che ha avuto il coraggio di differenziarsi e, nel tempo, dare voce a questa maggioranza silenziosa degli studenti da troppo tempo silente e remissiva. A Palermo, come nel resto d’Italia, Azione Studentesca è l’unica alternativa ai collettivi e alle sigle giovanili asservite ai sindacati.”