Protestano i lavoratori dell’ex opera pia Ruffini o meglio, “i superstiti” come gli stessi si sono nominati questa mattina sotto il palazzo del Presidente della Regione a Piazza Indipendenza. In piazza gli ex dipendenti dell’Ipab Cardinale Ruffi hanno voluto portare un messaggio al Governatore Musumeci, al sindaco di Palermo, Orlando e a Corrado Lorefice, vescovo di Palermo e  presidente dell’Ipab: “Ricordatevi dell’opera pia Ruffini”.

“Dopo due anni di protesta non abbiamo visto un soldo – ha detto Anna Maria Costanzo, ex lavoratrice dell’opera pia Ruffini – il nostro vescovo, che per noi è un padre, ci ha buttato in mezzo a una strada. Siamo da due anni senza lavoro e senza soldi. Il vescovo ci dia una risposta”.  Le fa eco Mariella Gaudesi, assunta all’opera Pia Ruffini, “con contratto a tempo indeterminato in un ente pubblico”, ci tiene a sottolineare. “Abbiamo vinto una causa di diciotto mensilità ma ancora nessuno ci ha dato quanto ci spetta. Vogliamo un lavoro”.

Nei giorni scorsi all’Ars si e’ deciso di aggiornarsi ad altra data auspicando la presenza dell’Arcivescovo Corrado Lorefice, presidente dell’Ipab, e del presidente della Regione Musumeci per capire perché non sia stato nominato il componente rappresentante la Regione nel Consiglio di Amministrazione dell’Opcer e cosa si vuol fare del patrimonio immobiliare del Ruffini che e’ stato creato per i servizi sociali nella città”. “Non è umano e cristiano come si comporta il vescovo – ha aggiunto l’ex lavoratrice Mariella Gaudesi -, non abbiamo ottenuto nemmeno gli ammortizzatori sociali o la Naspi”.

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