Hanno protestato questa mattina gli psicologi che hanno lavorato durante la pandemia a cui non è stato rinnovato il contratto dall’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello. Una ventina di professionisti si sono riuniti in piazza Ottavio Ziino per chiedere un incontro ai vertici dell’assessorato regionale alla Salute e capire quali siano i margini per lavorare sulle proroghe e non vanificare il lavoro fatto.
Tanti i pazienti rimasti senza asistenza
Dall’oggi al domani, infatti, molti pazienti hanno dovuto rinunciare a questo servizio, avviato durante l’emergenza sanitaria Coronavirus. “Quando l’ho saputo mi sono sentita persa. A parlare è Maria, 43 anni, sposata e madre di due figli. “Mio marito – continua – è finito in ospedale nel giorno di Santo Stefano ed è stato molto male. Mi è franato il mondo sotto ai piedi. All’inizio, quando i medici mi chiesero se volevo essere messa in contatto con gli psicologi, ero molto restia. Oggi posso dire che senza di loro non ce l’avremmo fatta. Ci sentivamo ogni giorno, si bardavano e andavano nel reparto di terapia intensiva per consentirmi di video chiamare mio marito. E’ servito tanto a lui per riprendersi ma anche a noi. Nella catastrofe vissuta loro sono state delle colonne. In un periodo così delicato non bisogna lasciare malati e familiari da soli, ora ci sentiamo abbandonati”.
Presenza psicologi importante
La pensa allo stesso modo Alessandra, casalinga di 41 anni, che a causa della pandemia ha sviluppato una polmonite. Per la malattia è rimasta quasi tre settimana nel reparto di sub intensiva: “Soffro di attacchi di panico, soffro di ansia. Ho vissuto momenti tremendi e il supporto psicologico in ospedale è stato fondamentale. Mi hanno aiutato ad affrontare questo difficile periodo, erano sempre al nostro capezzale. Senza di loro, sopratutto durante la prima settimana di ricovero in cui dovevo stare h24 con la mascherina d’ossigeno, non so cosa avrei fatto: la loro presenza è stata di grande aiuto”.
L’Ordine scrive alla Regione
L’Ordine degli psicologi della Regione Siciliana, appreso del mancato rinnovo dei contratti per dodici psicologici e sette psicoterapeuti, ha scritto all’azienda ospedaliera nella speranza che possano cambiare rotta: “Secondo l’Oms – afferma presidente dell’ordine, Gaetana D’Agostino – la salute della persona è legata una condizione di benessere psicologico oltre che biologico. Raccogliamo e facciamo nostro l’invito dei colleghi dei quali chiediamo il reintegro per dare continuità al lavoro svolto e garantire, anche all’interno dell’ospedale villa Sofia-Cervello, una presa in carico globale della persona”.
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