Omicidio Zito – Erano stati arrestati nel 2013 per un omicidio avvenuto nel 2012. Sono Pietro Mazzara e Maurizio Pirrotta, condannati dalla Corte d’Assise di Palermo per l’Omicidio di Antonino Zito, fruttivendolo di 32 anni all’epoca dei fatti.

I due imputati, Mazzara e Pirrotta, sono stati condannati dalla terza sezione della corte d’Assise di Palermo alla pena, rispettivamente  di 30 e 27 anni, per omicidio. Un terzo imputato che non rispondeva direttamente di omicidio è stato condannato alla pena di anni 5. Si tratta di Carmelo Ferrara.

Il giorno della lettura della sentenza, alle ore 19, in aula è scoppiato il caos. A quanto riferisce il giornale di Sicilia in edicola, i parenti della vittima avrebbero aggredito le parti civili e potrebbero avere sferrato un pugno in faccia al Pubblico Ministero, il sostituto procuratore Maurizio Bonaccorso.

E’ stato necessario l’intervento dei Carabinieri: i parenti della vittima insieme agli avvocati si sarebbero barricati all’interno dell’aula mentre un’altra familiare sarebbe stata messa in salvo in un’altra stanza.

Parole forti nel contorno e nell’agitazione generale: “Vi ammazziamo… ammazziamo i picciriddi” avrebbero urlato disinvolti i parenti degli imputati condannati.

Il processo conclusosi con la sentenza di ieri ha accertato che Antonino Zito è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa, dopo essere stato costretto a inginocchiarsi: una vera e propria esecuzione. Subito dopo il suo corpo sarebbe stato dato alle fiamme per renderne difficile l’identificazione.

Le indagini dei carabinieri hanno consentito di accertare che la vittima avrebbe incontrato prima della scomparsa Carmelo Ferrara e gli altri due arrestati in un chiosco per le vendita di cibo da strada del quartiere Bonagia. Le indagini, che si sono avvalse anche di intercettazioni telefoniche, hanno consentito di inquadrare il delitto nell’ambiente dello spaccio degli stupefacenti.

La reazione dei magistrati

Gli arresti di Pirrotta e Mazzara