Dopo le diverse segnalazioni di inquinamento delle acque della borgata di Sferracavallo, i cittadini sono scesi in piazza per protestare, la causa è sempre la stessa: la presenza di inquinamento nelle acque del litorale.

Stamani intorno alle 10,30 si sono dati appuntamento residenti e rappresentanti di diverse associazioni ambientaliste e organizzazioni regionali uniti dallo stesso scopo: “Consentire a Sferracavallo e 
Barcarello una vita dignitosa” -come sottolineato da  tanti partecipanti- “vogliamo che Sferracavallo venga valorizzata come il litorale di Mondello”.

Durante la manifestazione i partecipanti hanno fatto sentire la loro rabbia tappezzando la piazza con cartelloni e striscioni di protesta; i cittadini come segno indicativo del cattivo odore che da settimane disturba residenti, villeggianti, turisti e chiunque frequenti la costa, hanno indossato una molletta posta sul naso intonando un coro di malcontento.

Il dissenso dei residenti

L’iniziativa fortemente sentita dai partecipanti, ha affrontato diverse tematiche: inquinamento delle acque, presenza di rifiuti, spazzatura lungo la costa, movida selvaggia e il camperaggio abusivo posto alle porte della riserva naturale di Barcarello.

Come denunciato da una residente: “Stiamo creando una collettività consapevole che non ci sta più ad essere trattata come un ghetto”- aggiunge- “ci siamo sentiti abbandonati e adesso vogliamo dare un forte segnale di presenza alla pubblica amministrazione perché insieme possiamo difenderci”; -conclude- “oggi inizia la stagione della consapevolezza e della protezione verso la borgata”.

Il punto di vista delle associazioni ambientaliste

A far sentire il proprio supporto anche alcuni referenti dell’associazione PlasticFree che in precedenza si è attivata per il ripristino di alcune zone del borgo marinaro. Come dichiarato da Riccardo Muratore, uno dei referenti: “Ci auguriamo di risvegliare l’animo di chi abita la zona e di tutti gli enti preposti”.

In prima linea anche la responsabile istituzioni regionali OIPA, Ornella Speciale, che ha voluto esprimere il suo rammarico: “Sono passati 3 mesi dalla prima ordinanza per i versamenti reflui in mare e ancora non siamo giunti a nessuna conclusione“. 

La odierna partecipazione di giovani e adulti ha trasmesso un messaggio di speranza e volontà di riconferire alla zona una bellezza che sembra essere al momento compromessa.

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