L’addio al primato della politica e lo spostamento sui social e più in generale sul web del luogo dove si prendono le decisioni e si raccolgono i consensi è al centro di una riflessione della presidente dell’associazione Siciliae Mundi in difesa delngovernondella Regione siciliana che riceviamo e parzialmente pubblichiamo nella speranza che sia stimolo alla riflessione:

La politica di oggi è certamente cambiata rispetto a quella di un tempo. Di certo, eravamo e siamo assuefatti al concetto di “cambiamento” da più parti propinato e promesso. Ma cosa è realmente cambiato?

Se lo domanda Loredana Novelli, presidente dell’associazione Siciliane Mundi che ci propone la sua riflessione.

Oggi la politica del web supera la politica “di strada”, – scrive Novelli – eppure politica è proprio “contatto con la gente”, essere presenti sul territorio e lavorare spesso anche in silenzio. Osservare, stare in silenzio non sempre mi appartiene, andare avanti essendo consapevole che qualcosa di buono è stato raccolto, che le parole seguono i fatti e che tanti anni di politica abbiano lasciato segni e fatti positivi sul mio percorso, che contemporaneamente mi abbiano insegnato ragionando con la mia testa che prima di giudicare bisogna sempre capire, studiare e ragionare sugli accaduti, ed io non credo fino ad oggi di avere sbagliato giudicando partiti o uomini politici vissuti in tanti anni di esperienza”.

“Anch’io come tanti, moltissimi anni fa, prosegue Novelli – per un attimo ho pensato che il M5S potesse essere “il cambiamento”, ma bastò molto poco per capire che il “loro dire non superava il mio sapere”, bastò poco per comprendere che da lì a poco si sarebbero svelati un ennesima bolla d’aria. Ne sono passati di anni ed oggi la realtà è davanti agli occhi di chi della parola politica ne fa passione, storia di vita. Gli attacchi continui distraggono il comune cittadino che dimentica quante vane promesse, quante campagne elettorali con programmi scritti ma mai attuati con banali scusanti, con dichiarazioni improbabili siano passate negli anni”.

E ancora: “Dimentichiamo che nel 2014 Bagheria elesse un sindaco “del cambiamento” la sua campagna elettorale venne incentrata sulla lotta all’abusivismo, ma lo stesso Sindaco, a ragione o a torto non po sappiamo, verrà accusato diverse volte di abusivismo, lo stesso sindaco che con il coniuge di una deputata nazionale componente della Commissione Ambiente alla Camera fondano “la Nuova Poseidona srl” acquistano un rudere volgarmente detto “ecomostro” (vicenda finita su tutti i giornali). Una operazione perfettamente legale ma che lascia perplessità  sulla sua opportunità. Ancora le opposizioni coscientemente fatte al Governo regionale, sapendo di danneggiare solo i cittadini, tornando indietro negli anni, dimentichiamo “la guerra alle cartelle pazze di equitalia” mai portata avanti? Bene questo è solo una piccola parte delle scelte di un movimento che non riuscirei a paragonare, politicamente parlando, nemmeno al peggiore dei movimenti o partiti politici degli ultimi 30 anni”.

“Eppure ogni giorno viviamo attacchi, – conclude Novelli – denunce, dichiarazioni contro qualsiasi uomo di governo. Viviamo solo di bombardamenti mediatici che non fanno altro che generare odio, rabbia e mancanza di punti fermi negli increduli cittadini che ormai sono solo merce di scambio. Chi non ha vissuto la politica degli anni ’80, quella politica che puzzava tanto di mafia, ma che ha visto formare tanti uomini e ha visto crescere generazioni di politici, quei politici che oggi vecchi e stanchi o peggio morti, hanno lasciato un eredità in mano a quei pochi uomini che cercano disperatamente di fare del loro meglio ritagliandosi il proprio spazio tra l’arroganza di apparire e l’arroganza dell’essere di quei tanti uomini che vivono di visualizzazioni o like dimenticando le cose basilari e primarie, facendo tanti “post” e pochi fatti”.

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