Otto illustrazioni alla rovescia per raccontare il metabolismo di quei sentimenti che nutrendo distruggono.

Sarà inaugurata sabato 1 aprile alle 18,30 nello Spazio Culturale Libreria Macaione (Via Marchese di Villabianca 102, Palermo) la mostra “Quod me nutrit, me destruit” a cura dell’illustratrice palermitana Arianna Notaro, in arte ‘Arianna Not’.

“Disegno fin da bambina – spiega la giovane artista – provando a mettere su carta tutto quello che mi circondava, spinta da tanta curiosità. I miei  genitori mi raccontano di come i miei occhioni da neonata sembrava divorassero tutto: il mondo è così pieno di tante cose e noi stessi possiamo essere un’infinità di cose. E’ il motivo per cui non ho mai amato l’ordine, sono sempre stata a favore della legge del caos. Col tempo ho scoperto una mano che non pensavo di avere – prosegue – e non mi sono più fermata. Ho un bisogno compulsivo di disegnare.”

Figure conturbarti da osservare da un punto di vista assolutamente inedito, capovolto. Bulimiche rappresentazioni di figure a testa in giù volte a riempire un vuoto in cui è la china a esprimere il concetto di ‘nutrimento’. Bocche, piatti in tavola pieni di orrore, abomini, figure fuse, smembrate, soffocate. Occhi nostalgici, svitati e svuotati dall’amore, sparsi in uno sfondo bianco e nero dove sembra aleggiare un funesto presagio. Questi alcuni dei soggetti dei quadri.

“Molto spesso chi guarda i miei disegni, sia di presenza che al cellulare, vorrebbe capovolgerli, ma io li invito ad osservarli esattamente così per come si presentano sia per evitare il torcicollo – sorride l’artista palermitana -, sia perché verrebbe meno il senso stesso del quadro. Non lo definirei propriamente ‘un mondo alla rovescia’, perché questo in effetti è il mio mondo. Io dipingo così, al contrario, e non riuscirei a fare diversamente. A pensarci bene, anche nella vita di tutti i giorni, finisco sempre col rovesciare qualcosa. L’unica regola della mostra – conclude – sarà quindi di non girare i disegni. ”

Previsto a termine della presentazione un rinfresco. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 14 aprile, con ingresso libero.

Arianna Notaro nasce a Palermo il 5 aprile 1989.  Si laurea in Lettere Moderne alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo con la tesi “Milton lettore di Dante? Una lettura del Paradise Lost”. Appassionata di arte, scrittura, recitazione, musica e danza inizia a dipingere con la china nel settembre 2016 e nello stesso anno realizza prima le illustrazioni per il libro di Claudia Magliozzo “Bozzetti. Frammenti di vita quotidiana” e successivamente i disegni per il book e il back del cd “A piano Jouney” di Gianluca Imperato e la locandina per l’edizione del festival “Sovico in Musica”. “Quod me nutrit, me destruit” è la prima esposizione al pubblico.