“Sono tantissimi i cittadini che stanno telefonando allo sportello della Federconsumatori di Palermo, infuriati per le notifiche di multe a raffica ricevute, dopo avere sforato i 17 minuti (15 più due di tolleranza) per la sosta gratuita in aeroporto. Anche per pochi secondi di ritardo, in alcuni casi, c’è chi ha ricevuto sei notifiche di multe. A tanti lo sforamento di pochi secondi sta costando un esborso di 96,23 euro per multa e spese di notifica”.

Lo dice la Federconsumatori di Palermo che interviene dopo la terza punta dell’inchiesta di BlogSicilia sul sistema di rilevamento esistente in aeroporto il cui funzionamento appare poco chiaro agli utenti che incappano in contravvenzioni che sembrerebbero ingiuste

“Più che per ragioni di sicurezza, l’entrata in vigore dell’ordinanza sembra predisposta per rimpinguare le casse del comune di Cinisi – continuano da Federconsumatori – e dei parcheggi della Gesap. Non solo. Vengono monitorate tutte le vetture, senza alcuna distinzione, che transitano, conducenti e passeggeri compresi, con buona pace della privacy”.

Appena ieri BlogSicilia aveva intervistato il comandante della Polizia Municipale di Cinisi il quale ha ammesso candidamente che il sistema trasmette solo gli estremi delle auto da multare ma la stessa Polizia Municipale non è a conoscenza del funzionamento degli impianti, dei tempi di azzeramento dei timer e così via

“Indubbiamente la nuova ordinanza sulla sosta in aeroporto sembra modulata per far fare cassa al comune di Cinisi e obbligare i parenti dei viaggiatori a servirsi dei parcheggi della Gesap”, ribadisce Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo, “L’importo della sanzione, poi, è una autentica esagerazione. Gli automobilisti in transito non possono e non devono diventare i finanziatori del comune di Cinisi e della Gesap”.

Inoltre, lo spauracchio del ritardo del volo incentiva le soste degli automobilisti nei posti più impensati e pericolosi, quali le corsie di emergenza del tratto autostradale limitrofo l’aeroporto. Come raccontato due giorni fa, inoltre, ontro le multe uno studio britannico specializzato in class action sta valutando azioni collettive dei consumatori

“Il fatto che tanti singoli automobilisti hanno ricevuto più di una multa significa che la segnaletica non è sufficientemente esaustiva. Inoltre, tutta questa fretta a far partire la ZTC è anch’essa dannatamente sospetta. Si poteva far partire l’ordinanza dopo l’apertura del nuovo parcheggio a tariffazione più economica – continua Vizzini -. Nelle more chiediamo che la sosta sia consentita per 30 minuti. I cittadini sono già abbastanza spremuti da tasse e balzelli vari”.

Leggi anche le tre precedenti puntate dell’inchiesta di BlogSicilia

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