Bisogna approfondire alcuni aspetti del testo. E così la riforma delle Province torna in commissioni Affari istituzionali. L’impegno è quello di riportare il testo a Sala d’Ercole la settimana prossima.
L’Assemblea Regionale Siciliana va avanti col secondo punto all’ordine del giorno, ossia il disegno di legge d’interpretazione autentica di due norme regionali, la legge cosiddetta “salva-ineleggibili”. È questa la sintesi trovata nel corso del vertice di maggioranza convocato stamattina dal presidente della Regione Renato Schifani dopo le fibrillazioni di ieri tra FdI da una parte e FI, Dc e Lega dall’altra.
Gli uffici dell’Ars hanno spiegato che non si poteva riproporre l’inversione dei punti all’ordine del giorno secondo il principio del “ne ibis in idem”, in forza del quale non ci si può esprimere due volte sulla stessa azione, se si è formata la cosa giudicata: ieri il pressing di Fratelli d’Italia con la richiesta di invertire i due punti all’ordine del giorno era stata respinta col voto d’aula.
“La sintesi è stata trovata grazie alla grande capacità di mediazione del presidente Schifani”, dice il capogruppo di Forza Italia Stefano Pellegrino.
Le critiche del M5s, “Schifani bloccato da maggioranza”
“L’ok alla nostra proposta del doveroso rinvio in commissione della raffazzonata e soprattutto incostituzionale legge sulle Province sancisce la bocciatura di Schifani da parte della sua maggioranza, considerato che questa legge è una dei cavalli di battaglia di questo governo che a questo punto dovrebbe cambiare rotta e puntare sui reali bisogni dei siciliani, non a questo circo messo in piedi solo per fini elettorali e non certo per fare migliorare i servizi resi ai siciliani”. Lo afferma il capogruppo del M5S Antonio De Luca.
“È sconfortante – dice Antonio De Luca – pensare che da mesi stiamo discutendo del nulla, di una legge che non ha ragione d’essere se prima non viene abolita la Del Rio”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la deputata M5S Martina Ardizzone componente della commissione Affari istituzionali.
“Diciamo da mesi e in tutte le salse – afferma Ardizzone – che questa legge è incostituzionale e darà la stura ad una pioggia di ricorsi. Personalmente sarei io la prima a farlo se mai questa legge dovesse essere approvata con la Del Rio ancora in vigore”.
“Al netto del merito della questione relativa al ddl – aggiunge Angelo Cambiano, vicepresidente M5S della Prima Commissione Ars – sono evidenti i profili di incostituzionalità dello stesso. Senza una definitiva abrogazione della legge Del Rio, la corsa affannosa del governo pare celare esclusivamente intenti elettorali connessi alle imminenti competizioni europee. Cui prodest?”.
La Vardera: “Governo va sotto con i numeri, ineleggibili rimarranno tali”
“Una vittoria schiacciante per le opposizioni: la presenza di Schifani non è servita a nulla ed è la dimostrazione che la maggioranza è spaccata. I numeri non mentono e la democrazia ha avuto la meglio sul sovrano Schifani, questo governo è andato in pezzi. Ora sarebbe il caso che la stessa maggioranza rifletta sulle nomine dei dirigenti. All’ospedale Civico di Palermo si rischia un disastro e la colpa sarà solo della politica”. Questo il commento del vicepresidente della commissione antimafia Ismaele La Vardera (Sud chiama nord) dopo la votazione del ddl salva ineleggibili.
Gruppi opposizione Ars, “Bocciando Ddl abbiamo salvato dignità Parlamento”
“Questa maggioranza ormai in frantumi ha provato per l’ennesima volta a far passare una norma inaccettabile per salvare gli ineleggibili, meno male che ci abbiamo pensato noi dell’opposizione a salvare la dignità del parlamento siciliano. Resta la figuraccia politica del presidente Schifani che non si è fatto vedere durante l’esame della finanziaria a Sala d’Ercole ma si è presentato oggi per assistere alla sua maggioranza che sgretolava sul ddl salva-ineleggibili”. Lo dicono Michele Catanzaro (Pd) Cateno de Luca (Sud chiama Nord) e Antonio De Luca (M5s).
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