Fratelli d’Italia gioca d’attacco ed è pronta al blitz per spingere sull’acceleratore sulla norma “Salva ineleggibili”. Oggi, infatti, chiederà ai capigruppo riuniti dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno di invertire l’ordine del giorno e anticipare la votazione della legge che farà da sanatoria per la causa di ineleggibilità in cui sono incappati 4 deputati, fra tre meloniani. E se così sarà la riforma che reintrodurrà l’elezione diretta nelle Province scivolerà di qualche giorno.
Se approvata, Fratelli d’Italia salverebbe tre seggi
È un passaggio delicato. Fratelli d’Italia è il partito più interessato alla norma che, attraverso la procedura dell’interpretazione autentica di precedenti leggi, salverebbe il seggio a Giuseppe Catania, Dario Daidone e Nicola Catania e poi anche a Davide Vasta di Sud chiama Nord. Tutti sotto processo per via dei ricorsi dei primi dei non eletti che li accusano di non essersi dimessi in tempo da cariche pubbliche prima di candidarsi.
Fratelli d’Italia sa che gran parte della maggioranza e pure pezzi dell’opposizione spingono per varare al più presto la riforma delle Province. E allora il capogruppo Giorgio Assenza proporrà di partire prima della salva-ineleggibili per blindare la maggioranza su questa norma in cambio della garanzia che il partito sostenga anche la legge sulle Province. Il Ko della prima, magari col voto segreto, travolgerebbe quindi anche la seconda.
Chi è contrario
La partita è delicata perché nella maggioranza i cuffariani sono contrari e anche un pezzo della Lega, quello vicino a Luca Sammartino non vuole la salva-ineleggibili (perché al posto di alcuni deputati a rischio ci sarebbero uomini vicini a quest’area). Per di più il Pd, col capogruppo Michele Catanzaro, ha già detto che si opporrà alla salva-ineleggibili: “Una vergogna. La maggioranza non si è fermata nemmeno davanti ad una manifesta incostituzionalità della norma”.
Norma che ha avuto i suoi intoppi nelle settimane precedenti.
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