Chi accetterà di trasferirsi nella nuova sede di Bologna riceverà un contributo all’affitto fino a mille euro al mese e sarà stabilizzato. Chi resterà a Palermo passerà part-time ma riceverà il rimborso sul corso di formazione per riqualificarsi. Chi deciderà invece di lasciare il posto potrà ottenere fino a 15 mensilità come incentivo all’esodo.
E’ l’accordo raggiunto per tutelare i dipendenti amministrativi di Randazzo, gli unici a rischio dopo la cessione del gruppo. A renderne noto il contenuto sono i sindacati di categoria: La Uiltucs Sicilia, guidata da Marianna Flauto, e la Fisascat Cisl guidata da Mimma Calabrò che snocciolano i punti principali dell’accordo siglato ieri tra i sindacati e i gruppi Randazzo-Avazi Holding che prevede il trasferimento a Bologna di tutti gli uffici amministrativi dei punti vendita Grand Vision oggi situati a Palermo.
Nei mesi scorsi la Avanzi Holding, del gruppo olandese Grand Vision, aveva siglato un contratto per rilevare la Angelo Randazzo che gestisce oltre cento punti vendita a marchio Optissimo.
“Rispetto a una società che ha comunicato di cessare la propria attività amministrative sul territorio – dice Flauto – l’impegno profuso da sindacati ha raccolto i suoi frutti perché ritengo sia stato raggiunto un buon accordo per i lavoratori. L’intesa riconosce ai lavoratori trasferiti una integrazione al reddito e ad alcuni ha dato la possibilità di restare anche se col sacrificio del passaggio dal contratto full-time a part-time, ma in ogni caso è previsto un diritto di prelazione a Palermo e Trapani e per eventuali posti liberi da ricoprire”.
Nel dettaglio, per i circa 30 lavoratori sono state previste misure per rendere meno traumatico l’eventuale trasferimento. Chi accetterà di trasferirsi riceverà un rimborso di mille euro al mese per un anno per l’affitto, avrà le eventuali spese di intermediazione dell’agenzia pagate, riceverà fino a 5 mila euro per le spese di trasloco, avrà rimborsato il biglietto per tutta la famiglia e per il primo mese di vita a Bologna avrà pagato anche l’eventuale soggiorno in residence. Inoltre potrà chiedere di essere stabilito passando da part-time a full-time. Alcuni posti sono liberi in provincia di Trapani ma in questo caso l’azienda erogherà un contributo all’affitto fino a 700 euro al mese. Nel caso in cui si libereranno posti in Sicilia sarà data priorità ai dipendenti che si erano trasferiti.
Chi resterà a Palermo sarà ricollocato come ottico dopo aver frequentato un corso per il conseguimento del relativo titolo professionale e riceverà un rimborso delle rate pagati o da pagare. I dipendenti invece che decideranno di lasciare otterranno un incentivo all’esodo di undici mensilità che saliranno a quindici per i lavoratori inquadrati nel primo livello e con oltre 20 anni di anzianità.
“Con la sottoscrizione dell’accordo – dichiara Mimma Calabrò segretario generale Fisascat Cisl Regionale Sicilia – seppur raggiunte misure finalizzate a mitigare l’impatto del trasferimento dei lavoratori, va via quello che è stato per anni il cuore pulsante dell’azienda. Pur non avendo mai condiviso la determinazione di Avanzi di centralizzare la sede amministrativa su Bologna poichè fortemente preoccupati delle ripercussioni che tale scelta avrebbe avuto sui lavoratori di Palermo, dopo lunghe ed estenuanti trattative, si è riusciti a contenere i disagi che dal trasferimento potrebbero esserne scaturiti. In alternativa al trasferimento su Bologna, comunque, parte dei lavoratori potranno essere reimpiegati con altre mansioni sul territorio palermitano o su altri punti vendita della provincia di Trapani e Agrigento”
“Di certo uno storico pezzo del lavoro palermitano lascia il territorio. Con la società olandese avremmo sicuramente preferito parlare di sviluppo, applicazioni di telelavoro, di conciliazioni di tempi di vita e di lavoro e di welfare contrattuale – conclude la Calabrò – piuttosto che di chiusure del reparto amministrativo”.
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