La situazione della Rap è allarmante“: la definisce così il capogruppo del M5S Antonino Randazzo, facendo riferimento alla nota con la quale il dirigente del Comune di Palermo Roberto Pulizzi richiama l’azienda di piazzetta Cairoli in merito all’analisi dell’andamento economico-finanziario del primo trimestre del 2023. Periodo nel quale la società Partecipata ha chiuso con una perdita di gestione vicina ai due milioni di euro (per la precisione 1,95 milioni di euro). Situazione sulla quale pesa inoltre l’assenza del piano industriale, ancora in fase di definizione, e del budget 2023. Documento per i quali, sottolinea il tecnico di Palazzo delle Aquile “tali scadenze sono abbondantemente superate sia per il Piano Industriale 2023/2025 (giugno 2022) che per il Budget 2023 (settembre 2022)”.

Rap, perdita da due milioni di euro nel primo trimestre

Un documento, quello sottoscritto dal tecnico comunale, nel quale il dirigente ricorda all’azienda Rap che “la Società non ha trasmesso il Piano Industriale 2023/2025 e nessuna “versione” di Budget 2023“. Considerato le scadenze sono abbondantemente superate sia per il Piano Industriale 2023/2025 (30/06/2022) che per il Budget 2023 (30/09/2022), chiarisce Pulizzi, “si invita la Società a rispettare con la massima urgenza quanto stabilito dal Regolamento”. Una mancanza di documentazione che ha portato il dirigente a chiarire che lo stesso “non può effettuare nessuna valutazione istruttoria se non prendere atto che il periodo in esame si è chiuso con una perdita pari a 1,95 milioni di euro, invitando la società a ripresentare, con la massima urgenza, la relazione secondo i “canoni” previsti dal vigente Regolamento”.

Randazzo: “Situazione allarmante”

Una situazione sulla quale è arrivato il commento critico del capogruppo del M5S Antonino Randazzo. “La situazione della Rap è allarmante.  La società partecipata registra quasi due milioni di perdite nel primo trimestre 2023. Una società allo sbando senza alcuna visione del futuro che non ancora un Piano Industriale e nessuna “versione” di Budget 2023. Pesano inoltre le incognite sull’imminente esaurimento della IV vasca e i continui ritardi da parte della Regione Siciliana nella consegna della VII vasca. A pagare il conto i cittadini con un servizio di spazzamento insufficiente e la raccolta differenziata ferma al palo”.

Approvata delibera sul Pef Tari

Una situazione, quella che riguarda Rap, che nella giornata di lunedì 15 marzo ha ricevuto una svolta positiva. Mentre scuole ed uffici comunali erano chiusi a causa dell’allerta rossa derivata dal forte maltempo che ha colpito il capoluogo siciliano, Sala delle Lapidi ha dato l’ok alla delibera relativa all’annualità Tari 2023. Atto che conferma, sostanzialmente, quanto previsto nel documento triennale sottoscritto ed approvato ad aprile 2022 dall’ex Giunta guidata da Leoluca Orlando. Delibera che infatti diminuisce il corrispettivo Tari di circa otto milioni di euro, passando dai 130 milioni dello scorso anno ai 123 dell’annualità corrente.

Scontro maggioranza – opposizione

Favorevoli i componenti della maggioranza, mentre gli esponenti delle opposizioni sono usciti dall’aula per protesta. Soddisfatto del voto il consigliere di Fratelli d’Italia Antonio Rini, che spiega così il suo ok dato all’atto. “Con l’approvazione della TARI il Comune di Palermo procede spedito verso l’approvazione del bilancio, fortemente voluto dall’assessore Carolina Varchi. Investimenti, assunzioni di personale, acquisto di nuovi mezzi, realizzazione di nuovi CCR, questo e tanti altro ha previsto la nuova governance di RAP ma soprattutto senza aumentare i costi ai cittadini palermitani. Anzi riducendo di circa 8 milioni di euro la spesa per l’annualità corrente che costerà 123 milioni, rispetto ai 130 milioni impegnati nell’anno 2022. Per questa ragione il contributo dato dal gruppo Fratelli d’Italia è stato convinto e di pieno sostegno.”

Non sono d’accordo invece gli esponenti delle opposizioni. I gruppi di Azione, PD, Progetto Palermo, M5S e Gruppo Misto hanno sottoscritto una nota comune, attaccando l’Amministrazione Comunale.  “La nostra preoccupazione è che, a fronte di pochi euro di riduzione delle aliquote Tari, si metta a repentaglio il futuro della Rap, che per garantire gli equilibri di bilancio potrebbe ritrovarsi costretta a rinunciare per quest’anno agli investimenti già programmati per l’acquisto di attrezzature e nuovi mezzi o, ancora peggio, alle assunzioni dei 46 autisti e dei 304 operai, imprescindibili per migliorare i servizi e soprattutto per estendere la raccolta differenziata in tutta la città, ferma al 16%. A tutto questo si aggiunge la mancata consegna da parte della Regione siciliana del primo lotto della settima vasca e l’imminente esaurimento della quarta, situazione che potrebbe generare già da quest’anno extra-costi per il trasferimento fuori porta dei rifiuti palermitani”.

 

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