Nuovi problemi in casa Rap. Mentre nella discarica di Bellolampo si fa la conta dei danni dopo l’ennesimo incendio avvenuto nell’impianto, a Palermo diversi quartieri si sono popolati di spazzatura. Nemmeno le spiagge sembrano esenti da un fenomeno che ormai ha poco di emergenziale. Anzi ormai si può definire praticamente ciclico. Il Comune e l’azienda stanno lavorando per rimettere in asse il bilancio 2023 e per cercare di velocizzare l’ingresso dei 106 operatori ecologici. Tali risorse serviranno per avviare la raccolta differenziata nella zona Nord della città, ma per migliorare le performance di un servizio al momento carente servirà anche altro.
Alla Zisa rifiuti in strada per protesta
In alcuni casi, i rifiuti sono in strada da giorni, tanto da diventare un problema non solo per gli sfortunati abitanti delle zone coinvolte ma anche per la viabilità. Fatto reso evidente da quanto avvenuto stanotte in via Re Tancredi, nel cuore del quartiere Zisa di Palermo. Qui infatti alcuni ignoti hanno riversato contenitori e spazzatura in strada, bloccando di fatto il passaggio dei mezzi. “La situazione è invivibile – commenta un residente della zona -. La Rap deve rimuovere i contenitori da qui. Altrimenti si riproporrà la stessa emergenza di sempre. Non riesco a passare neanche le macchine dalla strada. E per noi residenti è ancora peggio, visto che dobbiamo convivere con puzza ed insetti ogni giorno”.
Spazzatura a valanga sulla spiaggia di Vergine Maria
Non va di certo meglio sui litorali palermitani. Situazione particolarmente critica si è registrata in questi giorni sulla spiaggia di Vergine Maria, in VII Circoscrizione. Qui infatti un grosso cumulo di spazzatura si è ammassato a pochi passi da dove i palermitani fanno quotidianamente il bagno. In mezzo ai sacchetti c’è di tutto. Fra questi anche il classico copertone di una ruota, lasciato ad un paio di metri dall’acqua. “Non basta la direttiva del sindaco. Così come avviene ogni anno la spiaggia di Vergine Maria diventa un porcile – evidenzia il capogruppo del M5S Antonino Randazzo e il consigliere della VII Circoscrizione Giovanni Galioto -. Chiediamo all’assessore Alongi, a Rap e a Reset di intervenire il prima possibile. Bisognare ripristinare al più presto il decoro in una città frequentata non solo dai palermitani, ma anche da molti turisti”.
Il piano di Comune e Rap per rilanciare l’azienda
Una situazione sulla quale la Rap sta cercando di fare il possibile con i mezzi e, soprattutto, con il personale a disposizione. Martedì 18 giugno il presidente Giuseppe Todaro ha incontrato il sindaco Roberto Lagalla per discutere del futuro dell’azienda. Il primo passaggio chiave riguarderà il rientro dal passivo di 9,8 milioni di euro con cui si è chiuso il bilancio 2023. Operazione che si dovrebbe concludere entro settembre. L’idea è quella di potenziare il patrimonio edile della società di piazzetta Cairoli (immobilizzazioni materiali), attraverso una serie di passaggi di proprietà.
Fra questi c’è la consegna delle chiavi di Palazzo Cairoli (valutato circa 4,5 milioni di euro) e di 4 CCR (Centri Comunali di Raccolta). Una lista in cui dovrebbero rientrare i punti di conferimenti di viale dei Picciotti, via Nicoletti, via Oreto e via Minutilla. Poi c’è il nodo assunzioni. Entro metà luglio dovrebbero entrare in servizio i primi 106 operatori ecologici vincitori del concorso concluso ad aprile. Risorse necessarie per avviare la raccolta differenziata in città. Per gli altri 200 bisognerà aspettare che ci siano risorse a sufficienza, anche se è ferma intenzione di tutti gli attori coinvolti di velocizzare le procedure quanto possibile.
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