Violento scontro tra i sindacati e il presidente della Rap. I primi hanno abbandonato la riunione prevista per oggi attaccando il vertice dell’azienda per condotta antisindacale e minacciando di rivolgersi alle autorità giudiziarie se l’atteggiamento del presidente del Cda Giuseppe Todaro non verrà modificato. Lo scontro è avvenuto in un momento delicato dell’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti a Palermo.
Durante la riunione prevista per oggi, dopo la ricapitalizzazione, c’erano sul tavolo temi delicati per la vita dell’azienda. Secondo Riccardo Acquado della Cgil, Natale Gambino, Uil Trasporti e Francesco Sinopoli della Fiadel il presidente Todaro, ha limitato la partecipazione alla riunione a un solo delegato territoriale per ogni organizzazione è, con tutta evidenza, una limitazione pretestuosa che viola i principi, le libertà e le prerogative statutarie dei sindacali che hanno stipulato il contratto nazionale. Da qui la sospensione della riunione e la diffida inviata alla presidenza.
“Nessun atteggiamento antisindacale – ribadisce il presidente – L’azienda ha sempre rispettato le relazioni industriali, le prerogative sindacali e, ovviamente, i suoi lavoratori. Si respingono le accuse infondate mosse dalle organizzazioni sindacali firmatarie del documento che hanno per propria decisione abbandonato il tavolo delle trattative perché l’azienda ha invitato le sigle a ridurre la partecipazione dei propri rappresentanti al tavolo. Le elezioni delle Rsu hanno consegnato alla Rap ben 23 delegati che devono essere invitati alle trattative unitamente alle segreterie provinciali di Cisl, Fiadel, Uil, Cgil. A causa dell’elevato numero dei soggetti, l’Azienda ha solo chiesto di limitare la partecipazione a un solo delegato per ogni segreteria sindacale, quindi 7 su 23. Una richiesta per soli ragioni organizzative e logistiche e per rendere più snello il confronto e le decisioni da assumere. Spiace rilevare che in un momento così importante e delicato per l’azienda, questioni interne alle organizzazioni sindacali finiscano col pregiudicare il lavoro del tavolo, che sinora ha sempre garantito risultati fondamentali per superare le difficoltà quotidiane.
L’Azienda ha sempre riconosciuto l’importanza fondamentale del dialogo e si auspica possano riprendere al più presto le normali relazioni industriali”.
Intanto il presidente ha incassato la solidarietà dei lavoratori. “Poche righe per esprimere la gratitudine da parte di tutti i lavoratori della Rap per il raggiungimento del fondamentale obiettivo della ricapitalizzazione – scrivono i lavoratori in una lettera – Tutti noi siamo ben consapevoli che dietro questo ambizioso risultato c’è la pervicacia, tenacia e dedizione di un uomo che ha creduto nella nostra Azienda, fatta di uomini, e ha condiviso con i suoi lavoratori le difficoltà del percorso senza mai manifestare segni di cedimento, di sconforto, portando avanti con ottimismo e determinazione, anche nei momenti più difficili, gli interessi della società. Mai come in questo momento abbiamo percepito di fare parte tutti quanti di una grande squadra e di avere ciascuno un ruolo al suo interno.
Il difficile compito di condottiero della RAP comporta – di certo – continue tensioni e preoccupazioni, però rappresenta un ineguagliabile momento di crescita professionale e concede l’opportunità di conoscere realtà lavorative variegate. Abbiamo colto nei Suoi comportamenti e nelle Sue azioni quello spirito di appartenenza che ci fa andare avanti con orgoglio tutti i giorni per migliorare le cose. Abbiamo visto nel nostro Presidente, uno di noi, un uomo pronto a difendere la sua Azienda e i suoi uomini, convinto assertore delle grandi capacità di questi ultimi, e orgoglioso e fiero di rappresentarla. Noi siamo e saremo con Lei e continueremo a combattere al suo fianco.
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