Sale la tensione fra il management di Rap e i suoi sindacati. In una nota congiunta firmata dagli esponenti di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, i rappresentanti dei lavoratori hanno attaccato il presidente Giuseppe Todaro rispetto al trasferimento di alcune decine di dipendenti verso il servizio di raccolta rifiuti. Manovra che si è resa necessaria per far fronte all’emergenza nata nelle ultime settimane in città e al contestuale ritiro della firma, da parte dei sindacati, dall’accordo sui doppi turni. Mossa attuata in seguito all’inerzia che sta regnando, secondo i sindacati, sui problemi dell’azienda Partecipata del Comune di Palermo.

Fumata nera fra Comune e Rap, in Consiglio manca numero legale per Pef Tari

Proprio a tal proposito, nella giornata di ieri si è svolto un nuovo incontro fra il management dell’azienda e i tecnici di Palazzo delle Aquile. Un confronto che sembrerebbe aver avuto come esito l’ennesima fumata nera. Lentezza che sta interessando anche il Consiglio Comunale. In aula oggi è crollato immediatamente il numero legale in vista del prelievo delle delibere su Imu e Tari a causa delle tante assenze nella maggioranza. Una seduta che si è aperta grazie alle presenze fra i banchi delle opposizioni, che hanno però abbandonato di lì a poco i lavori. “Abbandoneremo l’aula perchè la maggioranza deve garantire la propria presenza su atti così importanti”, ha dichiarato il consigliere di Oso Ugo Forello, constatando la presenza di diversi banchi vuoti nell’area del centrodestra. Solo 18 i consiglieri di maggioranza presenti sui 26 complessivi su cui, sulla carta, può contare Roberto Lagalla.

La diffida dei sindacati

E dalle parti di piazzetta Cairoli continua a regnare il caos. A dimostrarlo la dura nota dei sindacati di Rap diretta al CdA dell’azienda. “Si diffida la società a non dare seguito ai trasferimenti plurimi che altrimenti vanno concertati con le organizzazioni sindacali firmatarie secondo le prerogative espresse nel CCNL di categoria“. Una manovra sulla quale gli esponenti delle sigle dei lavoratori contestano in particolare ” i criteri adottati per l’individuazione del gruppo dei dipendenti”.

Inoltre, scrivono i sindacati, “non abbiamo di certo gradito apprendere in anticipo, dalla stampa cittadina, quanto poi si è rilevato con la nota sopra indicata e, tra l’altro, in anticipo alla convocazione del tavolo sindacale che era previsto per la data odierna. Per questi motivi, le organizzazioni sindacali diffidano la Rap SpA ad attuare e proseguire in comportamenti antisindacali. Si avverte che, in difetto di un riscontro positivo, ci si riserva di tutelare le prerogative sindacali dinanzi alle Autorità Giudiziarie competenti”.

L’affondo delle opposizioni: “Todaro risolva i problemi o si dimetta”

Critico il mondo del centrosinistra in Consiglio Comunale. Duro l’affondo del capogruppo del M5S Antonino Randazzo, il quale punta il dito contro la gestione di Rap. “Le affermazioni fatte dal presidente di Rap nella nota inviata alla stampa appaiono solo una scusa per tirarsi fuori da ogni responsabilità. Il presidente Todaro avrebbe fatto meglio a dire cosa ha fatto lui in questi nove mesi. Todaro ha avuto la fortuna di venire in Rap dopo che erano stati ripuliti dalla i piazzali di Bellolampo. Dopo che erano state inventate e realizzate le vasche (la III bis e la IV) che hanno consentito di evitare 60 milioni di extracosti. E dopo che erano stati avviati i bandi per 306 operai e 46 autisti. Quindi, il presidente Todaro la finisca di cercare scuse o, se ritiene la presidenza di Rap troppo impegnativa rispetto ai suoi numeri manageriali, dia le dimissioni“.