E’ pronta la proposta dell’Udc per la riqualificazione di Palermo grazie ai finanziamenti del Recovery Fund.  “Risanamento metropolitano, dalle periferie al centro storico”. È il leitmotiv di un’articolata proposta alla quale sta lavorando il gruppo dirigente dell’UDC di Palermo.

L’idea di fondo, si legge in una nota, guarda al recupero delle aree urbane ad oggi deprivate dei servizi più elementari che le relegano ad uno stato di generale degrado. “Così – spiega Daniela Blandi dirigente del coordinamento provinciale dello scudo crociato – la periferia non dovrà essere più considerata come un luogo marginale, ma come centro di nuove proposte progettuali, in grado di far convivere la civiltà del singolo cittadino con l’urbano in cui esso risiede”.

La proposta, sostenibile finanziariamente in ragione delle risorse a breve sbloccate dal Recovery Fund, mette insieme i temi dell’illuminazione urbana, del controllo edilizio e dell’arredo urbano intercettando partenariati tra pubblico e privato sensibili alla realizzazione di sistemi di compartecipazione e cittadinanza attiva. “Quella alla quale stiamo lavorando – dice il coordinatore dell’UDC Vincenzo Figuccia – è senza dubbio una grande opportunità per la nostra città che negli ultimi anni ha visto crescere sacche di degrado e di marginalità sociale. L’Udc vuole essere protagonista in questo processo di ricostruzione e di riqualificazione urbana attivando fenomeni di empowerment sociale e di comunità come base per ogni iniziativa volta a restituire un volto nuovo, moderno e accattivante alla nostra città”.

Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale di Palermo è riuscita a presentare un pacchetto di proposte includendo 64 progetti, per un importo complessivo di poco superiore a 4 miliardi e 614 milioni di euro.  Il lavoro è stato coordinato direttamente dal sindaco e dal suo staff sotto il profilo della scelta delle priorità politiche grazie al lavoro di quasi tutti gli uffici coordinati dal capo area Nicola Di Bartolomeo e dal Responsabile del Servizio fondi extra comunali Giuseppe Sacco.

Alcune delle proposte presentate sono scaturite dall’avviso pubblico emanato dalla Giunta, cui hanno risposto complessivamente 45 fra privati cittadini, associazioni, docenti universitari, altre istituzioni pubbliche che hanno proposto 62 diversi progetti. Di questi, 15 sono stati inseriti nel piano o autonomamente o come parte di progetti più ampi.