Recuperato oggi da un palermitano, con spiccato senso naturalistico, un esemplare di Falco tinnunculus (Gheppio comune),  presumibilmente ferito ad un’ala.

Contattato il Corpo Forestale della Regione Siciliana attraverso il 1515, lo stesso veniva consegnato ad Agenti del Corpo Forestale che, dopo aver proceduto ai dovuti accertamenti di natura giudiziaria per escludere un abbandono o ad una illegale detenzione di specie protetta, lo consegnavano alle amorevoli cure del Centro di Recupero Fauna Selvatica di Ficuzza,  dove sarà detenuto in attesa della reintroduzione nell’ambiente naturale.

L’esemplare, è tipico  della fauna selvatica siciliana ed è tutelato sia dalla Convenzione di Washington che dalle Leggi nazionali e regionali sulla caccia e la sua cattura,  detenzione o commercializzazione è illegale.

Tali ritrovamenti, specie nel periodo estivo, sono molto frequenti. Probabilmente si tratta di un piccolo caduto dal nido o ai suoi primi tentativi di volo.

È bene ricordare che gran parte dei nidiacei abbandona spontaneamente il nido (passeracei, rapaci) quando ancora non perfetti volatori: questi animali non sono abbandonati, anzi sono accuditi dai genitori che li accompagnano nella graduale autonomia attraverso le “cure parentali” tipiche di ogni specie.

Raccogliere uno di questi nidiacei significa strapparlo alle cure dei genitori, sicuramente più valide del più esperto e attento veterinario. Va ricordato peraltro che la detenzione e l’allevamento dei selvatici da parte dei privati è vietato dalla legge e costituisce reato.

In caso di esemplari di volatili caduti dal nido, esistono due principali situazioni possibili:

  1. Nidiacei feriti o in reale stato di pericolo (se di piccola taglia e finiti sul selciato e minacciati da predatori o feriti): per sopravvivere hanno bisogno di cure da parte dell’uomo e pertanto può essere contattato anche il Corpo Forestale Regionale al n. 1515.
  2. Nidiacei sani, anche se ancora incapaci di volare e non in pericolo: se rinvenuti in un’area poco antropizzata con vegetazione o all’interno di una villa o un parco, in linea di massima devono essere lasciati nel luogo di ritrovamento, a meno che non si abbia il sospetto che si tatti di esemplari esotici (es. Pappagalli). Anche in questo caso può essere contattato il Corpo Forestale.