I finanzieri della compagnia di Bagheria hanno denunciato una donna perché percepiva il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Nel corso dei controlli è stato accertato che nel presentare la domanda per il sussidio era stato dimenticato di dichiarare che un familiare era in carcere dal 2018.

I riscontri con la banca dati Inps

Le indagini sono state condotte mettendo in rete i dati della guardia di finanza con l’Inps. Adesso dovrà essere recuperata la cifra già erogata pari a 12 mila euro. E’ stata già ritirata la carta per prelevare le somme di denaro mensili percepite. Oltre alla denuncia scatteranno le sanzioni amministrative. economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.

La regola

La presenza, all’interno del nucleo familiare del beneficiario del sussidio, di soggetti che si trovano in stato detentivo, ovvero detenuti in istituti a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica, è informazione rilevante ai fini della revoca o della riduzione del sussidio spettante.

Altra operazione per il RdC a Messina

Altri cento dieci stranieri non avevano diritto al reddito di cittadinanza. Lo hanno scoperto i finanzieri del Comando Provinciale di Messina che hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo delle somme Rdc indebitamente percepite, pari a circa 817 mila euro

Il provvedimento, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Messina, su proposta della Procura della Repubblica della città dello Stretto, scaturisce dalle approfondite indagini di Polizia Economico Finanziaria svolte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Messina, nell’ambito delle attività finalizzate al monitoraggio, al controllo ed alla vigilanza nel settore delle Prestazioni Sociali Agevolate.

Oltre 2000 soggetti controllati

In particolare, i Finanzieri hanno esaminato una platea di oltre 2000 soggetti stranieri “messinesi”, sia extracomunitari che comunitari, che risultavano aver richiesto e percepito il beneficio in parola: in maggioranza cittadini rumeni, nigeriani, marocchini, srilankesi, ma anche delle più svariate nazionalità, altri paesi europei e perfino dall’America latina e dai paesi arabi.

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