• Il noto chef Vissani contro il reddito di cittadinanza
  • Ha detto: “Non si trova più personale per i ristoranti”
  • Pioggia di commenti da parte dei lettori di BlogSicilia
  • Raccontano di un ambiente lavorativo da ‘far west’, con turni massacranti e stipendi irrisori

Un esercito di persone senza diritti né tutele, con orari massacranti e retribuzioni da fame.
Sarebbero tutti coloro che lavorano nella ristorazione, definiti da molti dei nostri lettori “schiavi”.
Ha suscitato una pioggia di commenti, proprio da parte dei lettori di BlogSicilia, un nostro articolo nel quale vi abbiamo raccontato dell’attacco del noto chef Gianfranco Vissani contro il reddito di cittadinanza (LEGGI QUI Chef Vissani contro il reddito di cittadinanza: “Non si trova più personale per i ristoranti”).

Cosa ha detto Vissani

“Oggi tutti vogliono strafare. Chef? Lo vedo scritto su troppi biglietti da visita, troppi si definiscono chef senza esperienza e formazione adeguati. Il reddito di cittadinanza? Una vergogna totale. Non si trova più personale in giro, educhiamo i nostri ragazzi al lavoro, al sacrificio, devono ‘sporcarsi le mani’”.
Lo ha detto Gianfranco Vissani, premiato come Ambasciatore del gusto 2021 al Ferrara Food Festival, dal sindaco Alan Fabbri al Palaestense.
Le sue parole hanno suscitato molta indignazione da parte dei nostri lettori, che nei loro commenti sulla pagina facebook di BlogSicilia hanno raccontato di lavoratori sfruttati e sottopagati nel mondo della ristorazione, qualcuno ha anche riportato la propria esperienza personale.

E’ necessaria una giusta retribuzione per chef, cuochi e camerieri

Scrive Eugenio: “Io vi dico se pagate giusto con tutti i diritti che spettano, troverete sicuramente chi vuole lavorare, perché giovani in cerca di lavoro c’è né in abbondanza, non piantate sempre il chiodo nel reddito di cittadinanza è una grossa fesseria per giustificarvi, tutto ciò perché in realtà cercate schiavi e non lavoratori, e mettete sempre in primo piano la scusa del reddito di cittadinanza”.
Fedele osserva: “Il mio pensiero stasera va a tutti gli Chef d Italia che si lamentano di non trovare personale.
Ma non avete capito che finché non date la giusta paga continuerete ad avere difficoltà.
Io sono a disposizione pagatemi che vengo subito!
Quello che vogliamo sono orari più flessibili, contributi pagati, rispetto della persona e della professione che svolgiamo e stipendi più dignitosi, e non 800 euro al mese come fate voi.
Poi ricordatevi una cosa potete essere quello che vi pare, chef di fama mondiale stella Michelin etc etc il vostro ristorante lo portano avanti i fattorini, ammettetelo che senza di noi voi siete nulli!
Quindi sganciate i soldi e rispettateci!!!!!”.
Toni racconta: “E finita l’america di sfruttare le persone facevo 16 ore al giorno per la miseria e voi vi arricchite con il sangue delle persone. Pagate il giusto alle persone vedrete che li trovate gli operai”.
Gli fa eco Agostino: “Pagate le persone come si deve e troverete il cameriere secondo i titolari dei ristoranti devono lavorare 14h al giorno per 25€ al giorno mentre loro guadagnano dai clienti e dal sangue di chi lavora ora piangete perchè senza personale fate un poco di fame pure voi”.

“Voi cercate schiavi”

Molti dei nostri lettori non usano mezzi termini. E’ il caso di Daniele che fa una riflessione precisa: “Ma secondo te, uno che prende il reddito di cittadinanza circa 500 o 600 euro al mese, viene a lavorare senza diritti in un ristorante 10 ore al giorno a 700 euro al mese?. Cercate di fare dei giusti contratti e pagate anche gli straordinari, con stipendio minimo di 1500 euro e vedete quanta gente viene a lavorare, poi se cercate schiavi, mi sa che il periodo è sbagliato”.
Gaetano scrive: “Senza schiavi è difficile adesso, eh…”
Insomma, abbiamo capito che chef, cuochi e camerieri in Italia sono sottopagati. Per Patrizia “Se ci fossero paghe adeguate e orari umani non rifiuterebbero di sicuro”.
C’è anche chi dà qualche consiglio al noto chef, come Pippo: “Vissani paga il giusto compenso al tuo dipendente e scendi dal piedistallo,cerca di essere umile e parla con giustizia non pensare solo ai soldi. Un amico”.
Oppure Antonella: “Fate dei contratti decenti. Certo non riuscite più a sfruttare la gente…”.
Ela aggiunge: “Non si trova personale perché sfruttate i lavoratori con orari massacranti e paghe miserabili!”.

Le polemiche sul reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza sì o no? E’ stato giusto prevedere questo beneficio? E’ vero che la gente non vuol più andare a lavorare? Fulvio avanza una proposta: “Abolire il RDC per i giovani e giovanissimi e mandarli lavorare, mantenerlo per chi ha realmente bisogno ed ha famiglia, previo controlli e verifiche di tutti i tipi prima e non dopo il ricevimento e successivamente controlli a più non posso”.
Pietro fa una sua analisi: “Sai perché non trovi personale? Evidentemente li paghi meno del reddito di cittadinanza. Se dai le retribuzioni contrattuali, vedrai la fila davanti ai tuoi ristoranti. Un po’ di vergogna no?”. Giuliana ironizza amaramente: “Peccato…non si riesce più a sfruttare nessuno”.
Grazia aggiunge: “Pagateeeeeeee e vi faccio vedere che le persone vengono a lavorare, in regola possibilmente e con tutti i diritti……in caso contrario evviva il reddito di cittadinanza per chi c’è l’ha e ne ha bisogno. Non rompete!!!”.

Stipendi da ricatto

Quello della ristorazione, secondo quanto ci raccontano i nostri lettori, sarebbe una sorta di ambiente lavorativo da far west. Dove non esistono orari né regole a garanzia dei lavoratori.
Maria Gabriella non le manda a dire e scrive: “Proprio la gente come voi della ristorazione, è per fortuna non tutti, ma proprio voi siete quelli che denigrate il lavoro del cameriere, del cuoco, del lavapiatti, con i vostri minimi stipendi da ricatto per lavorare 12/16 ore al giorno, voi siete la vergogna della categoria !!!!!”.
Francesco punta il dito contro l’intera categoria dei ristoratori: “Buffoni. Pagate le persone come meritano. Li trattate come schiavi, e la gente scappa. Eravate abituati male”.

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