“Mancano poco più di due mesi al voto dei siciliani. Se ci voltiamo indietro scorgiamo una Sicilia in stato di abbandono. I governi che si sono succeduti lasciano un cumulo di macerie, un grumo di potere inalterato, vecchie pratiche della politica incancrenite negli anni. Bisogna voltare pagina. C’è un’isola possibile”.

Lo afferma Ottavio Navarra, editore, ex deputato Ds ed ex deputato regionale, ora candidato alla presidenza della Regione siciliana proposto da un aggregazione di forze politiche, sociali e civiche di sinistra. “Da alcune settimane uno schieramento di forze politiche, di movimenti, di associazioni di cittadini mi ha chiesto di guidare questa durissima battaglia di cambiamento – aggiunge – I giorni che sono alle nostre spalle ci hanno visto discutere su tanti aspetti e temi programmatici in grado di segnare questo processo innovativo”.

“Tanti i punti di programma fin qui emersi: dalla trasparenza amministrativa alla lotta alla mafia, al malaffare e al clientelismo, dalla battaglia per i beni comuni alla necessità di una infrastrutturazione seria della nostra regione, dalla legge sul diritto allo studio all’attenzione al mondo agricolo, dalla tutela del diritto alla salute alla riforma radicale del sistema formativo, dal tema della lotta per la pace al sostegno alle piccole e medie imprese”.

Navarra elenca in una conferenza stampa “un lungo elenco di temi sui quali svilupperemo ancor di più nelle prossime settimane un dibattito partecipativo in tutta la Sicilia. Non un libro di sogni ma un programma di governo credibile e realizzabile e che sarà sottoposto durante il mandato alle verifiche dei cittadini” “Sono convinto – dice – che occorra riscoprire una nuova visione della nostra regione, puntare ad una regione programmatrice e in grado di valorizzare gli enti locali non solo nell’affidare poteri e responsabilità ma anche risorse”.

“I primi provvedimenti che metteremo in campo saranno rivolti alla famiglie e alle persone che versano nello stato di povertà e che hanno raggiunto percentuali enormi nel nostro territorio; ci rivolgeremo ai giovani con misure specifiche sulla creatività e sul sostegno alle loro idee e per il diritto allo studio; colpiremo sacche di privilegi e di sprechi ormai intollerabili”.

“Dentro questo progetto c’è una mia disponibilità ad accettare tale candidatura. – ha aggiunto – E’ evidente, altresì, che i perimetri della coalizione sono dettati non da pregiudizi ma da valutazioni di merito che escludono in questa battaglia regionale qualsiasi tipo di alleanza con chi ha sgovernato la regione. Come potrebbero comprendere i cittadini siciliani un’alleanza con chi porta tali responsabilità?”

“Voglio fare un ultimo accorato appello a Sinistra Italiana e al Movimento democratico e progressista Art. 1 affinché si uniscano con noi in questo percorso. Le porte fino all’ultimo momento rimarranno aperte dichiarandomi pronto a ridiscutere anche la mia candidatura qualora dovesse esserci una convergenza sul progetto di governo della Sicilia e dovessero emergere soluzioni unitarie. Basta guardare al disastro compiuto dagli amministratori del M5s”.

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