I Giovani imprenditori siciliani di Confindustria guardano con interesse al processo in corso sul regionalismo differenziato che considerano un’occasione per il rafforzamento della competitività dei territori ma “a patto che vengano definiti, – afferma il presidente Gero La Rocca –  nel rispetto dell’unità nazionale, parametri chiari con clausole di supremazia su materie strategiche per l’economia che hanno un impatto sull’intero sistema-Paese, a partire dalle grandi reti, le fonti di energia, le infrastrutture e, soprattutto, si dia finalmente dignità allo Statuto siciliano”.

“L’autonomia – aggiunge La Rocca – può essere considerata come una modalità di coinvolgimento dei diversi livelli di governo nella formazione delle politiche pubbliche e nell’esercizio più efficiente delle competenze, ma occorre agire con buon senso assicurando il principio di equità, scongiurando incrementi della pressione fiscale e, quanto alle risorse, auspicando un sistema di premi e sanzioni capace di coniugare efficienza, solidarietà e perequazione a tutela del Mezzogiorno e, nello specifico, della Sicilia”.

L’autonomia rafforzata può essere una sfida per il futuro dell’Italia. “Per questo – commenta il presidente dei Giovani imprenditori della Sicilia – l’auspicio è che il processo decisionale sia trasparente e allargato, condizioni che possono essere assicurate da un ruolo attivo di compartecipazione e vigilanza del Parlamento, garante del pluralismo istituzionale e sociale, e da un dibattito aperto alle rappresentanze degli interessi”.

Un sì al decentramento quindi, se questo è utile a garantire una maggiore efficienza del sistema Paese ma, aggiunge La Rocca, “senza tralasciare il tema dell’Autonomia siciliana così ‘speciale’ e così clamorosamente tradita nel tempo. È il momento di portare avanti un confronto capace di restituire la dignità che costituzionalmente spetta alla Sicilia, nell’interesse del futuro che meritano le giovani generazioni.

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