La Regione mette a disposizione ulteriori 12 milioni di euro per finanziare altri ventuno progetti legati all’Avviso 8 di formazione professionale mirati al rafforzamento dell’occupabilità in Sicilia. La nuova graduatoria, che sarà pubblicata domani, martedì 17 giugno, autorizza così un totale di 156 progetti proposti da circa 50 enti e finanziati con 136 milioni di euro dal Fondo sociale europeo.
Boccata d’ossigeno
“È un provvedimento molto atteso – evidenzia l’assessore regionale alla Formazione professionale Alessandro Aricò – attraverso il quale si risponde positivamente alle istanze del territorio con un cospicuo finanziamento. Diamo una boccata d’ossigeno a un settore fortemente penalizzato dalla pandemia e che intende investire nella ripresa e nella crescita del nostro tessuto produttivo. Attraverso l’Avviso 8, la Regione Siciliana – prosegue il componente del governo Musumeci – si propone di fornire ai giovani nuove e più moderne competenze professionali e concrete possibilità di inserimento occupazionale, grazie a percorsi formativi promossi in sinergia con gli enti tradizionalmente preposti”.
La rimodulazione
La definizione della graduatoria rimodula nuove risorse per oltre 12 milioni di euro che rendono possibile il finanziamento di ulteriori 21 progetti proposti da 16 enti di formazione. La graduatoria definitiva sarà pubblicata sul sito del dipartimento della Formazione professionale.
Progetti per circa 120 milioni di euro
Ad oggi, gli enti di formazione professionale hanno presentato progetti per un finanziamento totale di circa 120 milioni di euro. In provincia di Agrigento sono stati avviati con questa misura 111 corsi, 40 nel territorio provinciale di Caltanissetta, 215 nel Catanese, 61 nell’area di Enna, 178 in provincia di Messina, 357 nel Palermitano, 42 nel territorio di Ragusa, 43 a Siracusa e 117 nel Trapanese. Parliamo di un totale di 1.164 corsi che, da settembre, accoglieranno tanti giovani siciliani. Si prevede il coinvolgimento di circa 15 allievi per classe, con una potenziale platea di oltre 17 mila siciliani. Un’occasione per l’acquisizione di competenze e qualifiche utili all’inserimento nel mercato di lavoro anche per tanti neet, soggetti che non studiano e non sono impegnati in attività lavorative e che in Sicilia alimentano ancora alte percentuali.
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