La Regione Siciliana finalmente sblocca la sua cassa e può dare il via ai pagamenti ai fornitori di commesse e servizi. Questo è stato possibile in seguito al documento prodotto dalla Ragioneria che a sua volta prende atto della definizione del riaccertamento ordinario dei residui al 31 dicembre scorso. “Tutti i titolari della gestione della spesa della Regione, dipartimenti e non solo, possono procedere all’emissione dei mandati di pagamento di propria competenza. Con l’urgenza del caso derivante dal momento socio-economico che stiamo vivendo”. Lo comunica l’assessore all’Economia Marco Falcone.

La nota della Ragioneria

L’input al via libera in seguito all’invio di una nota firmata anche dal ragioniere generale Ignazio Tozzo. E’ stata indirizzata a tutti dipartimenti regionali e uffici equiparati. La comunicazione segue l’approvazione del riaccertamento dei residui, avvenuta lunedì scorso da parte della giunta regionale guidata da Renato Schifani. Si stima una mole di spesa complessiva di circa 1,5 miliardi.

Impulso alla spesa

“Stiamo dando un deciso impulso alla spesa – aggiunge il presidente Renato Schifani – per avere sempre più le carte in regola. In questo modo si mantengono gli impegni e si contribuisce a migliorare il rapporto di fiducia fra cittadini e istituzioni”. “Confidiamo – aggiunge l’assessore Falcone – che i dipartimenti possano raggiungere entro i prossimi quindici giorni l’obiettivo di liquidare pagamenti pendenti per almeno un miliardo”.

La “palla al piede”

Nei giorni scorsi era stata la giunta regionale ad aver approvato il riaccertamento degli ultimi residui passivi di bilancio ancora pendenti. Si tratta di spese derivanti da fonti di finanziamento extraregionali inerenti il 2021, impegni verso imprese e fornitori di beni e servizi che adesso potranno essere saldati dalla Regione. Un’operazione che è stata  una vera e propria palla al piede per la Sicilia e per la spesa in generale. Centinaia di aziende sono rimaste in attesa di pagamenti maturati ma che non arrivavano.

Articoli correlati