«L’emergenza dei rifiuti a Palermo non dipende dalla città ma dalla mancanza di impianti in tutta la Sicilia. Si tratta di una situazione grave che non è di oggi né di ieri ma risale a qualche anno addietro».

Così Giuseppe Norata, presidente di RAP Palermo, ospite di Casa Minutella, il talk show condotto da Massimo Minutella, andato in onda in diretta su BlogSicilia.it.

«Da due mesi tolgo i rifiuti dalla città di Palermo – ha proseguito Norata – nononostante questo non si veda. I rifiuti si trovano a Bellolampo. Tuttavia, non essendoci più spazio nella discarica, dovevano andare fuori ma non è avvenuto. L’emergenza, infatti, è anche in altri Comuni, come Bagheria e Casteldaccia. Però, mi sono preso la responsabilità di portare i rifiuti a Bellolampo e spero che i risultati si possano vedere tra qualche giorno. Abbiamo proposto alla Regione due/tre soluzioni congiunte per alleviare la situazione nei prossimi sei/otto mesi nella prospettiva del varo di una settima vasca e dell’avvio della raccolta differenziata in altri quartieri della città».

Norata ha poi aggiunto: «Abbiamo creato i presupposto affinché, all’interno della sesta vasca, si creasse una depressione tale che consentisse oggi di continuare ad abbancare 140mila tonnellate di rifiuti. Quando lo scorso anno sono stati raggiunti i volumi massimi, abbiamo comunicato che non c’era più possibilità di depositare. Quindi, ritenevamo, mediante una semplice comunicazione, di potere riprendere gli abbancamenti. La Regione, però, ci ha chiesto di seguire una procedura più lunga, presentando un’istanza come se fosse una vasca nuova, anche se si trattava di una porzione della sesta vasca. Siamo stati condotti in un iter burocratico amministrativo più lungo rispetto a una semplice autorizzazione tramite il Dipartimento Acqua e Rifiuti. La Regione, quindi, non ci ha messo nelle condizioni di raccogliere i rifiuti».

La sostanza, dunque, sta nelle interpretazioni normative diverse fra Rap e Regione visto che dalla Regione fanno notare che la richiesta di autorizzazione è stata presentata non un anno fa o ad agosto ma il 25 novembre a emergenza già in corso dopo che il 5 novembre era venuto fuori che i documenti presentati da Palermo erano incompleti e l’istanza è stata completata il 18 novembre e formalizzata il 25.

A tal proposito, Norata ha aggiunto: «Ci è stato detto che potevamo usare 140mila metri cubi di capienza se avessimo presentato il progetto finale della sesta vasca. E i nostri professionisti lo hanno redatto e presentato nei 30 giorni di tempo che ci avevano assegnato. Nel frattempo, abbiamo chiesto di imbancare i rifiuti ma ci è stato detto di no perché il progetto, prima, doveva essere validato. Un iter abbastanza lungo, che nella norma dura sei mesi e con l’istanza presentata ad agosto».

Norata, comunque, ha riconosciuto che «il Governo Musumeci ha realizzato il piano rifiuti» ma «lo attendiamo approvato». La RAP, però, «ha già un piano industriale in cui è stato pianificato il nuovo polo impiantistico a Bellolampo. Non progetteremo un’ottava vasca ma almeno una settima ci vuole per gli impianti che vanno a nascere».

Infine, il presidente della RAP ha detto: «il problema serio non è recuperare in città, il problema serio è conferire a Bellolampo, dove si è creato un intasamento di rifuti e dove la viabilità interna è molto limitata. Oggi aspettavo una qualche risposta dalla Regione per trasferire un piccolo quantitativo di rifiuti verso impianti terzi, fuori Palermo, ma non è arrivata».

Articoli correlati