Stop alle variazioni di bilancio in Commissione. O quantomeno i tagli hanno ottenuto parere negativo anche se probabilmente il provvedimento continuerà il suo iter.

Tagli per complessivi un miliardo e mezzo in tre anni

La prima Commissione Affari istituzionali dell’Ars ha espresso parere negativo sulle parti di competenza del disegno di legge di variazioni di Bilancio con il quale il governo propone la riduzione di 10 milioni del fondo di quiescenza dei pensionati della Regione siciliana per l’anno 2021, la diminuzione di oltre dieci milioni dei trasferimenti previsti ai Comuni per la spesa corrente e quella di oltre 10 milioni per gli investimenti, oltre alla riduzione di due milioni per i trasferimenti ai Liberi consorzi e le Città metropolitane e di 550 mila euro per i trasferimenti per il personale dei Comuni in dissesto e predissesto. E questi erano solo i 65 milioni di tagli previsti nel 2021

Il Pd pronto alle barricate

“ Ci opporremo anche in Aula ai tagli previsti dal governo regionale che colpiscono in maniera indiscriminata i Comuni, le ex Province, i lavoratori precari ed i pensionati della regione” dicono il capogruppo Giuseppe Lupo e il deputato Antonello Cracolici, componenti Pd in Commissione.

Intanto arriva l’ok al rendiconto generale 2020

Intanto l’Ars nel pomeriggio ha approvato il rendiconto dell’Assemblea regionale per il 2020. In aula è stato incardinato anche il testo sulla riforma delle Irsap che sarà discusso da domani (28 luglio). Votato anche un emendamento che proroga al prossimo 31 agosto la presentazione delle istanze per l’estensione delle concessioni demaniali al 2033. All’ordine del giorno della seduta odierna c’era anche il disegno di legge sul cyberbullismo rinviato, però, per la mancanza del relatore Nello Di Pasquale.

Sbloccare i Fondi Ue

Le imprese siciliane, intanto, sono alla canna del gas. E la Regione continua a non pagare. All’appello mancano addirittura le quote di cofinanziamento dei fondi europei. Soldi che le aziende hanno già anticipato e che aspettano ormai da più di otto mesi.

Confindustria chiede una sessione straordinaria dell’Ars

“È una situazione che ha dell’incredibile”, commenta il presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese. Che aggiunge: “Riceviamo ogni giorno segnalazioni da parte delle nostre imprese associate relativamente ai fondi a valere sul Po Fesr 2014/20, che ancora non vengono erogati. Ritardi gravi in tempi normali, intollerabili adesso. Da mesi sollecitiamo la Regione ad erogare quanto dovuto, ma nulla è stato fatto. Addirittura adesso si scopre che in cassa non c’è più un euro e che occorre attendere la manovra di assestamento per rimpinguare il capitolo destinato alla quota di cofinanziamento. E, cosa ancor più grave, che tutto potrà avvenire non prima di metà settembre. Una follia”.

Il fallimento incombe già ad agosto

“Le imprese non vanno in vacanza e il rischio fallimento incombe anche ad agosto. Per questo facciamo appello al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micciché, e a tutte le forze parlamentari, affinché si preveda una sessione straordinaria immediata per garantire alle aziende quanto loro dovuto. Sarebbe innanzitutto un atto di civiltà e di responsabilità”.

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