Lui, forse, neanche lo sa. O forse ci spera segretamente anche se non in questi termini. certamente non si pronuncia ufficialmente, non si sbilancia, non ne parla e non dichiara. L’ex Rettore dell’università di Palermo ma anche ex assessore regionale per la sanità in Sicilia, predecessore di Massimo Russo e ‘iniziatore’ del piano di rientro della sanità isolana che avviò i tagli delle spese, torna ad essere sulla bocca di tutti.

Qualcuno ha fatto il suo nome come candidato alla Presidenza della Regione per il prossimo anno. E subito è iniziata la ridda di voci incontrollate e incrollabili.In politica, si sa, i nomi che escono troppo presto sono nomi che si bruciano così meglio sarebbe non parlarne troppo e soprattutto non finire sui giornali.

Fatto sta che le voci sono insistenti anche se hanno un andamento ondivago: ogni tanto viene dato per certo, poi per tramontato, poi nuovamente per certo. Fatto sta che subito prima delle vacanze agostane Lagalla era stato avvistato con i leader dei vari partiti, partitini e movimenti del Centrodestra mentre a settembre con quelli del centro sinistra e poco più di un mese e mezzo fa a Roma  sarebbe stato a colloquio anche con i massimi esponenti nazionali del renzismo ed alleati vari.

Ma Gianfranco Micciché cosa ne pensa? Lui sembra aver messo da parte Pogliese e rilanciare Stefania Prestigiacomo maalla fine perfino se stesso. Ma alla fine a lui (come ad altri) basterebbe rienmtrare all’assemblea magari per farne di nuovo il Presidente. chi garantisce una simile strada avrà il suo via liberaper la Presidenza della Regione

Tutto, però, si fa a Roma non a Palermo.L’ipotesi che emerge non è quella di una candidatura da questo è quel lato della barricata ma di una sorta di grande compromesso storico anti grillini.

Insomma Lagalla potrebbe essere il candidato che sta bene a tutti, a destra quanto a sinistra, sul quale convergono tutti tranne i 5 stelle e che avrebbe il solo compito di frenare l’avanzata grillina ed evitare quello che il movimento da per scontato ovvero l’elezione fra un anno del primo governatore pentastellato proprio in Sicilia.

In fondo un pensiero a candidarsi per quella carica Lagalla lo aveva fatto nel dopo Cuffaro, poi aveva accettato di fare il Rettore. ma il pallino di fare il presidente per un po’ nella sua testa sembra avesse albergato. Ma l’operazione è tutt’altro che semplice. Lui, Roberto Lagalla, si cimenterebbe solo se proprio sul suo nome ci fosse un grande accordo, una enorme coalizione e senza remore, veti, dubbi.

Ma tutto questo è solo una grande indiscrezione che monta a ondate. Forse solo per mettere un po’ di pepe ai candidati veri. Forse da far girare così come l’ipotesi Giusy Nicolini tanto per dirne una recente. Forse solo per non far concentrare suoi nomi veri. O forse no

(foto repertorio)

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