Anche oggi, il regolamento movida verrà discusso in aula domani. Niente da fare in Consiglio Comunale, dove la maggioranza del sindaco Roberto Lagalla non riesce ad uscire dal guado che ha coinvolto l’atto proposto dall’assessore Giuliano Forzinetti e che è rimasto nel cassetto di Sala Martorana da almeno tre mesi. Se i buoni propositi, nella giornata di ieri, erano rimasti sotto l’albero di Natale di Palazzo Comitini, oggi si sono semplicemente spostati nei cassetti dell’aula.

Nervi tesi in aula sul regolamento movida

Nemmeno quanto successo nelle ultime settimane tra le strade del capoluogo siciliano sembra aver smosso il muro contro muro che regna nel centrodestra sul tema. Anche oggi infatti, quando l’atto è stato prelevato ed incardinato con un’inversione dell’ordine del giorno su richiesta della consigliera comunale di “Oso” Giulia Argiroffi, Fratelli d’Italia ha immediatamente battuto i pugni, astenendosi su una delibera relativa ai tanti debiti fuori bilancio varati dall’aula nella giornata di oggi. Un voto sembrato più un voler mostrare i muscoli agli alleati che una reale decisione politica. Reazione immediata di Ottavio Zacco (Forza Italia), che ha minacciato di abbandonare l’aula in seguito al voto. Prelievo che è andato incontro ad un altro problema logistico: l’assessore Giuliano Forzinetti, impegnato in altri contesti, non poteva presenziare ai lavori. Risultato: delibera nuovamente accantonata, con i lavori d’aula proseguiti con il voto sui debiti fuori bilancio.

Il colpo di scena: la delibera sui soprassuoli

Impasse superato con il più classico dei colpi di scena, ovvero il prelievo di una delibera come quella dei soprassuoli. “Un atto tecnico, di ratifica” lo ha definito in aula l’esponente di Forza Italia Salvo Alotta, che non era nemmeno dei più lontani pensieri non solo dei consiglieri ma anche dei tecnici d’aula. Documento che riportava la firma dell’assessore Maurizio Carta, ovviamente non presente in aula.

Bocciata pregiudiziale per far venire gli uffici in aula

E quando dalle opposizioni si è chiesta la presenza degli uffici in aula, il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo ha tirato fuori una mossa evergreen per accelerare il dibattito: proporre una pregiudiziale chiedendo la presenza degli uffici per poi farla bocciare con il voto contrario perfino del suo partito. Risultato: discussione mozzata e polemiche da parte delle opposizioni. Uffici che, tra l’altro, nel dibattito d’aula odierno sono stati più volte attaccati per la scarsa presenza in Consiglio Comunale, costringendo addirittura il ragioniere generale Bohuslav Basile a dover arrivare in fretta e furia a Palazzo Comitini per spiegare la delibera sul debito fuori bilancio dettato dalla sentenza sul caso ex Gesip.

Opposizioni all’attacco

Chiaramente non sono mancate le polemiche. Dura Mariangela Di Gangi (Progetto Palermo) che ha ricordato l’importanza della delibera alla luce degli incendi che hanno colpito in maniera incisiva il capoluogo siciliano fra il 24 e il 25 luglio. Un appello a cui si è unita anche Giulia Argiroffi (Oso), ma senza ottenere risultati di rilievo. Alla fine, i consiglieri comunali del centrosinistra presenti (Giambrone, Argiroffi, Di Gangi, Franco Miceli e Carmelo Miceli) hanno abbandonato l’aula. Delibera che è poi passata per il rotto della cuffia, con 17 favorevoli in una maggioranza che, seppur a ranghi più larghi, fatica a girare a pieno regime in Consiglio Comunale.

Regolamento movida, un nuovo slittamente

Discussione rinviata a domani quindi. Da capire se questa sarà la volta buona per trattare o meno il regolamento movida. Sicuramente non la panacea di tutti i mali del controllo del territorio, ma una prima risposta a residenti ed attività commerciali. Anche se, la sensazione che si ha da qualche giorno, è che per vedere varato l’atto bisognerà aspettare almeno l’inizio del 2024.

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