Progressi su bilanci e lavori pubblici, problemi che riguardano lo sport e la gestione degli strumenti telematici del Comune di Palermo. E’ stato un anno complicato quello che si avvia verso la conclusione per la Giunta di Roberto Lagalla. Il sindaco ha dovuto gestire diversi “fascicoli”, alcuni dei quali sono rimasti purtroppo aperti. Fra questi, in ordine sparso, ci sono i problemi della gestione della raccolta dei rifiuti, dei malfunzionamenti del sistema d’illuminazione pubblica e della manutenzione stradale. Problemi più volte raccontati e su cui gli uffici si stanno muovendo. Ma in attesa che il futuro sperato si concretizzi, vediamo che anno è stato quello appena trascorso per gli assessori della Giunta.

I promossi

Partendo dai promossi a cominciare dall’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando. Al netto di una sequela infinita di incompiute portate a casa (in ordine sparso, ponte Corlone, sottopasso di via Crispi, collettore fognario, messa in sicurezza del Papireto e tanto altro), l’esponente di Italia Viva ha avuto il grande merito di dare una marcia in più, insieme all’intera strutturale commissariale, nella risoluzione dell’emergenza bare al cimitero dei Rotoli. Una pagina nera a cui per fortuna è stata scritta la parola fine, anche se molto rimane da fare dal punto di vista infrastrutturale. Davanti a lui si pongono ancora tante sfide. Fra queste, i varie cantieri da avviare, fra i quali spiccano il ponte Oreto e i lavori sullo svincolo di Brancaccio. Da risolvere ancora il tema della manutenzione stradale nella speranza che i prossimi mesi possano vedere qualcosa di più concreto su questo fronte.

Una spinta positiva alla Giunta è stata data senza dubbio anche dal vicesindaco Carolina Varchi. Un lavoro più tecnico e dunque meno “palese” per i cittadini per l’esponente di Fratelli d’Italia, la quale ha sfruttato al meglio il suo doppio ruolo di amministratore e parlamentare nazionale. Tanti i fondi sbloccati nelle sedi romane, alcuni dei quali attraverso la rimodulazione del piano di riequilibrio e l’approvazione dei documenti contabili rimasti in arretrato e di quelli correnti. I fondi immessi nei progetti comunali attraverso l’avanzo vincolato rappresentano un’inversione di tendenza rispetto al passato, così come il potenziamento dell’Ufficio Tributi. Aveva annunciato le sue dimissioni in estate una volta concluso il voto sul bilancio consolidato. Sembra averci ripensato. E per Roberto Lagalla sembra essere una buona notizia.

A metà classifica troviamo…

Bene anche l’opera di Rosi Pennino. L’esponente di Forza Italia, ormai accolta a braccia aperte dalla corrente del deputato regionale Edy Tamajo, ha dimostrato tutta la sua esperienza nel campo delle politiche sociali e del benessere animale. Nota dolente rimane quella dell’ordinanza estiva sui calessi trainati dai cavalli. Le regole previste dall’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Lagalla hanno lasciato maglie fin troppo larghe. Un argomento su cui intervenire in vista del futuro. Giudizio simile anche per Giampiero Cannella. L’assessore alla Cultura ha potuto salutare il ritorno a pieno regime dei grandi eventi, a partire dal concerto di Capodanno che vedrà protagonista Elodie. Davanti a lui però c’è un anno complesso. Il 400° Festino di Santa Rosalia sarà un appuntamento da non fallire, visto il ritorno di immagine che potrebbe avere l’evento in Italia e nel Mondo.

Scorrendo la classifica c’è Maurizio Carta. Il “consigliere” di Roberto Lagalla ha sicuramente dimostrato tutta la sua perizia tecnica in alcuni documenti che vedranno i loro effetti nel prossimo futuro, leggasi PUG e PUMS Metropolitano. Potrà certamente sorridere poi per il successo ottenuto dal progetto del molo trapezoidale. Ma, proprio a proposito del porto, alcuni problemi hanno pesato fin troppo nell’economia della viabilità della città. Fra questi gli imbarchi dei mezzi pesanti sui traghetti. Un problema che si associa poi ai dubbi che rimangono sul progetto del sistema tram di Palermo. Rimane ancora da capire quale sarà il futuro della linea A e come verrà gestita la partita dello spostamento dei sottoservizi.

I problemi da risolvere

Sufficienza di stima per Andrea Mineo. L’esponente di Fratelli d’Italia, approdato alla compagine meloniana dopo la decisione di lasciare Forza Italia, ha avuto il merito di essere riuscito a portare a casa i progetti di riqualificazione della Costa Sud, dando un’inversione di tendenza al futuro di un intero territorio. Ma sono tanti, troppi i problemi che si sono accumulati sul tema del sistema di raccolta dei rifiuti e sulla cura del verde urbano. Certo, nessuno si aspettava che a togliere la spazzatura dalle strade o a togliere i rami secchi ci andasse lui, ma non si è avvertito un impulso sulla conduzione delle società Partecipate che si occupano del servizio. I problemi rimangono e spetterà al successore Pietro Alongi risolverli.

Situazione simile, stima compresa, per Aristide Tamajo. L’esponente di Forza Italia ha aperto l’anno con le polemiche dettate dai malfunzionamenti dei riscaldamenti nelle scuole di Palermo. Un’eredità pesante lasciata dalla vecchia Amministrazione ma sulla quale si è intervenuti con un poco di ritardo. Lentezza rilevata anche a metà settembre, ovvero quando il Consiglio Comunale ha dovuto approvare in fretta e furia una delibera per sbloccare alcuni progetti di riqualificazione delle scuole in città. Va però registrato l’indirizzamento di ingenti fondi proprio per le ristrutturazioni dei plessi scolastici, oltre che di nuovi centri da destinare ai più giovani di questa città.

Cosa non ha funzionato

Un anno che non sorride fino in fondo invece a Giuliano Forzinetti. L’esponente della Nuova DC, va detto, ci ha messo l’anima. Si è confrontato più volte con i territori e con gli operatori economici su numerosi temi, fra i quali il futuro dei dehors e il famoso regolamento movida. Ma su quest’ultimo ha sbattuto contro lo scoglio rappresentato dall’aula, senza riuscire a sbrogliare una matassa che ha tenuto bloccato l’atto in Consiglio Comunale. Ci si aspetta di più, poi, sui progetti di rilancio economico di via Roma. Tanti operatori aspettano, il 2024 potrebbe essere l’anno buono.

Problemi che hanno riguardato anche l’assessore al Personale Dario Falzone. L’esponente di Fratelli d’Italia è apparso in difficoltà sulla gestione delle postazioni decentrate, nonchè sui numerosi problemi che hanno interessato l’ufficio anagrafe. Disagi che hanno rappresentato un problema per i cittadini. Gli va però dato merito per lo sblocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione. Un fatto nuovo che ha dato nuova linfa ad uffici apparsi quasi in dissesto funzionale.

I settori carenti

In fondo alla graduatoria ci sono, purtroppo, le altre due donne della Giunta, ovvero Antonella Tirrito e Sabrina Figuccia. Per la prima c’è ancora possibilità di invertire la tendenza. La delega all’Innovazione Tecnologica non sembra essere stata sfruttata fino in fondo ed è un vero peccato. Dall’innovazione passa buona parte del futuro di questa terra in generale e dunque an che di Palermo. L’app “Muoversi a Palermo”, annunciata come il futuro strumento conoscitivo per la mobilità sostenibile, è stata praticamente un fiasco. L’accesso al sito del Comune di Palermo è ancora macchinoso. Una macchina, quella informatica, che fa errore 404 perfino nei QR code posti agli angoli delle strade in centro città. Tutto risolvibile e speriamo che sia risolto con l’arrivo del nuovo anno.

Servirà un cambio di passo nel settore dello sport, che non potrà più dare invece Sabrina Figuccia. L’onere spetterà al collega di partito Alessandro Anello. E di lavoro da fare l’esponente del Carroccio ne avrà davvero tanto. La questione della piscina comunale è ancora aperta. Bisognerà trovare un luogo dove le società sportive natatorie potranno fare attività. E il tempo inizia a stringere. L’esclusione di Palermo dal progetto di Euro 2032, già addirittura quando le città partecipanti erano dieci, è stata una sconfitta per la politica e per tutto il tessuto economico del capoluogo siciliano. Si può parzialmente sorridere soltanto per la riapertura del Velodromo, anche se in un impianto chiamato così si dovrebbe praticare ciclismo, cosa impossibile visto lo stato della pista. Risultato: sportivi costretti a recarsi a Noto per fare allenamento. Problemi che derivano, in parte, anche dal funzionamento dell’Ufficio Sport, uno dei pochi a non essere interessato, se non a livello davvero marginale, dal potenziamento degli uffici della pubblica amministrazione. La strada è lunga e il 2024 dovrà essere un anno in cui si dovrà cambiare rotta. Da subito.

 

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