Le reliquie del beato padre Pino Puglisi faranno tappa mercoledì prossimo, 10 gennaio, alle 19:30 in piazza Duomo a Catania. L’arcivescovo di Catania e le associazioni Agatine accoglieranno la reliquia del beato Puglisi, che sarà portata dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Rimarrà esposta nella basilica cattedrale di Catania fino alla conclusione del triduo della festa di Sant’Agata.

La preparazione per la festa di Sant’Agata

Inoltre, a seguire, inizieranno le tradizionali catechesi di preparazione alla festa di San’Agata. La prima sarà proposta proprio da monsignor Lorefice. Le successive catechesi saranno invece animate da Luigi Renna, arcivescovo di Catania, e si terranno mercoledì 17 gennaio e mercoledì 24 gennaio, sempre alle 19:30 in cattedrale.

La diretta video

L’ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Catania effettuerà la diretta video delle catechesi dei mercoledì di gennaio sui canali Youtube (https://www.youtube.com/@diocesidicatania408) e Facebook (https://www.facebook.com/ArcidiocesidiCatania).

La reliquia in questura nel maggio scorso

Nel maggio scorso la questura di Palermo aveva ospitato la reliquia del beato Giuseppe Puglisi. Iniziativa che si inseriva nell’ambito del calendario di iniziative nel 30° anniversario dell’uccisione per mano mafiosa del beato. Il cui martirio “in odium fidei” è stato riconosciuto dalla chiesa cattolica il 25 maggio del 2013. Il frammento sacro, offerto dall’arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice, è stato esposto nel chiostro della questura.

Le parole dell’arcivescovo Lorefice

“Questa reliquia – ha avuto modo di sottolineare a suo tempo l’arcivescovo di Palermo – ricorda a tutti che abbiamo la corresponsabilità della costruzione della città umana. Credo possa svilupparsi ulteriormente il messaggio che tutti dobbiamo impegnarci. Certo, i martiri della giustizia e della fede come Pino Puglisi lo hanno fatto con l’effusione del sangue. Ma tutti, ferialmente, ci dobbiamo impegnare a far sì che le nostre città siano liberate dal male che si struttura, come ad esempio quello della mafia. L’esempio del beato Puglisi ci ricorda infine che dobbiamo essere tutti, semplici cittadini e rappresentanti delle istituzioni, sempre dalla parte dei più fragili: sono proprio a martiri a ricordarci questo impegno”.

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