Il segretari uscente de pd Anthony Barbagallo (oggi ospite di Talk Sicilia) segna un punto nella corsa alla rielezione. Valentina Chinnici, deputata del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana e componente dell’associazione Promessa Democratica – che fa riferimento a Gianni Cuperlo e coordinata in Sicilia da Massimo Ingiaimo – ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede del PD in via Bentivegna a Palermo, la sua disponibilità ad assumere il ruolo di vice segretaria regionale del Partito Democratico siciliano, a fianco del candidato alla segreteria Anthony Barbagallo, in vista del prossimo congresso regionale.
Le parole di Valentina Chinnici
“Accolgo questo invito con spirito di servizio e responsabilità – ha dichiarato Chinnici – dopo un confronto serio e partecipato all’interno della nostra comunità politica e civile, Promessa Democratica. La nostra adesione nasce dal desiderio di contribuire attivamente a un PD siciliano rinnovato, aperto, vicino alle persone e capace di tornare protagonista nella vita politica della nostra regione”.
Serve partito coerente, autonomo e radicato nel territorio
Nel suo intervento, Chinnici ha ribadito la necessità di un partito coerente, autonomo e radicato nei territori, “che sappia interpretare le trasformazioni della società e rilanci la propria agenda, senza subire condizionamenti esterni”. Ha inoltre sottolineato l’urgenza di “una battaglia netta e senza ambiguità per la legalità e l’antimafia, contro ogni forma di infiltrazione che ostacola lo sviluppo della Sicilia”.
Particolare attenzione è stata dedicata ai temi sociali e civili: “Serve un impegno straordinario per i giovani, per il lavoro dignitoso, per la scuola a tempo pieno, per la sanità pubblica come presidio di giustizia sociale. Non possiamo più tollerare scandali e interferenze politiche nella gestione della cosa pubblica”.
Una grande conferenza programmatica nel primo semestre di segreteria
Chinnici ha poi rilanciato la necessità di una “grande conferenza programmatica entro sei mesi dal congresso, un momento di ascolto diffuso e di elaborazione collettiva, gli Stati Generali del PD siciliano”, auspicando una maggiore partecipazione democratica e organismi rappresentativi realmente espressione dei territori, delle periferie e delle province.
“Vogliamo un partito costituzionale, non solo istituzionale – ha concluso Massimo Ingiaimo – un partito dei militanti, non solo degli eletti o dei tesserati. Solo così potremo costruire insieme un PD siciliano che guardi al futuro con coraggio, visione e passione politica autentica”.






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